GASPORT (A. CATAPANO) - Fischi sulla Roma, insulti al suo capitano. La domenica giallorossa può sintetizzarsi così. L'Olimpico non apprezza la prestazione contro il Bologna, Andrea Raggi non gradisce un fallo subito nel finale di partita.
E quando lascia zoppicante lo stadio si sfoga con i cronisti bolognesi. «La botta? Colpa di quella merda di Totti». Lo ripete due volte, e il suo sfogo viene intercettato anche da un gruppetto di giornalisti romani: ne nasce un battibecco che non fa onore alla categoria. Totti non replica, fa trapelare solo il suo rammarico per il pareggio: «Peccato, era la giornata giusta per scalare la classifica». Anche Luis Enrique ha la sensazione di aver perso un'occasione d'oro. «Potevamo fare un colpo», ammette.
E invece il pareggio lascia più o meno immutata la distanza dalle zone nobili. «Spero che il nostro campionato non diventi anonimo», prosegue l'allenatore. Il rischio c'è, se la vera Roma è quella vista ieri. Colpa della cena dello scandalo? Luis smentisce («Fisicamente stavamo benissimo»), ma precisa: «Manovra lenta in effetti. Il Bologna ha meritato il pareggio». Infine, tiratina d'orecchie a Lamela. «Gli avevo pronosticato due gol, non sono stato buon profeta. Deve imparare a gestire le pressioni».
Onore al Bologna. Stefano Pioli è soddisfatto. «Ai miei giocatori ho chiesto di fare il contrario rispetto alla gara d'andata. Potevamo anche vincerla». Gli fa eco Di Vaio, conquistato da Pioli. «Molto bravo, sta andando oltre le mie aspettative. Il pareggio? Una grande prestazione».