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Gol e dedica, D’Alessandro fa tremare la Lazio

11/01/2012 alle 09:45.

IL ROMANISTA (V. META) - Con la maglia della Roma li aveva castigati l’ultima volta nel derby Primavera di quattro anni fa, stavolta la sua prodezza non è bastata a eliminare la Lazio, ma intanto Marco D’Alessandro si è tolto la soddisfazione di segnare il suo primo gol all’Olimpico, proprio lo stadio dove ha esordito in Serie A. Il suo Verona

anni fa, stavolta la sua prodezza non è bastata a eliminare la Lazio, ma intantoMarco D’Alessandro si è tolto la soddisfazione di segnare il suo primo gol all’Olimpico, proprio lo stadio dove ha esordito in Serie A. Il suo Verona è andato a una manciata di minuti dai supplementari dopo aver rimontanto il doppio svantaggio (gol di Dias e Rocchi) e soltanto un gran calcio di punizione di Hernanes allo scadere ha evitato la beffa alla squadra di

Reja, punita da due ex ragazzi del suo vivaio, D’Alessandro e Berrettoni. Che per Marco ci fosse aria di gol era chiaro già da qualche giorno, vista la clamorosa traversa colpita in campionato contro il Modena dopo neanche un minuto di gioco, ma che la prima rete del 2012 potesse arrivare proprio all’Olimpico - dove all’esordio in A rischiò di segnare a Buffon - e proprio nel suo personalissimo derby era qualcosa che il non ancora ventunenne attaccante romanista poteva soltanto sognare. D’altra parte, contro la Lazio per lui non è mai una partita come le altre: nel marzo del 2008 festeggiò la sua prima rete in un derby Primavera con una maglietta speciale. Sopra c’erano stampate le foto di papà e sorella che la vita gli ha strappato troppo presto. Quella maglietta Marco ce l’aveva addosso anche ieri e scoprirla all’Olimpico valeva bene l’ammonizione. Il 3-2 allo scadere consegna alla Lazio i quarti di finale, in cui affronterà la vincente di Milan-Novara, in programma tra una settimana. Oggi intanto la giornata di Coppa Italia si apre alle 17.30 con Udinese-Chievo.