IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - A Catania Luis Enrique potrà portare tutti i giocatori della rosa, tranne due: Totti e De Rossi, sostituiti ieri. Non proprio due qualunque. Per quello che rappresentano in campo e fuori. Per questo anche per questo le loro dichiarazioni non hanno bisogno di tanti commenti. Soprattutto quelle di De Rossi, così importanti proprio in questi giorni
Tre sono le fotografie di Catania-Roma firmate De Rossi: il gol, il bacio alla maglia e labbraccio con Totti: «Baciare la maglia mi è venuto spontaneo, poi è venuta lammonizione ma per il regolamento non salterò la prossima partita. Ho un problemino che mi porto dietro da Udine, ma come sempre darò il massimo e non cè problema. Labbraccio con Francesco? Che questa squadra mi sia nella pelle è evidente ed è pure inutile ribadirlo». Così come è inutile ribadire il suo feeling con Luis Enrique: «Io con lui mi diverto e in qualsiasi ruolo. Adesso sotto col campionato e con la Coppa Italia, che dobbiamo giocare come fosse la nostra Champions». Da De Rossi a Totti. Prima, le battute: «Ho abbracciato Daniele perché stava senza maglietta e magari aveva freddo». Poi le cose serie: «Spero possa rimanere e firmare il prima possibile». Sulla partita, il Capitano ha detto: «Giustamente è stata sospesa, era impossibile giocare», mentre sul futuro e su Luis Enrique è stato chiarissimo: «Una squadra da scudetto in futuro? Spero di esserci Per questanno pensiamo a fare il meglio e basta. Il rapporto con lallenatore è bellissimo lo era anche quando non giocavo. Dopo Firenze ci siamo ricompattati: lui credeva in noi e noi in lui. Ha ancora tante cose da farci vedere». Anche Totti. Un gol, ad esempio, per raggiungere Nordahl: «Spero lammissione di Francesco di farcela già sabato».