CORSPORT (R. MAIDA) - Adesso, come succede per le tragedie vere, partirà la caccia al colpevole: sotto accusa finiranno Luis Enrique per aver lasciato ai giocatori undici giorni di vacanza e la società per aver ceduto Borriello, per giunta con regalo di addio. Ma siccome su certe scelte non si torna più indietro, la Roma può solo prendere atto della realtà: Daniel Osvaldo si è fatto male. Molto male. Domani,
IL FATTO - E successo negli ultimi minuti dellallenamento, poco prima delle 16. Osvaldo ha fatto uno scatto e poi ha tentato un colpo di tacco. Crac. Un urlo, un dolore fortissimo, mentre Sabatini sobbalzava a bordocampo. Il giocatore è stato portato in infermeria su una macchinetta elettrica e subito medicato: gli è stato applicato un bendaggio compressivo, che consente di limitare lespansione dellematoma. E poi lantica e inossidabile terapia del ghiaccio. Nel tardo pomeriggio Osvaldo è andato a casa aiutandosi con le stampelle, perché non riusciva a camminare. Un brutto, pessimo segno, che è stato assecondato dal cielo: mentre i romanisti lasciavano Trigoria, su Roma è cominciato a piovere.
FATALITA - Cera un modo di evitare la mazzata? «Non doveva fare il colpo di tacco» spiegano a Trigoria con una battuta, assicurando che lintensità degli allenamenti o linattività non hanno inciso sullinfortunio. Peraltro i medici dello sport dicono che la zona dei muscoli flessori - la risonanza magnetica potrà individuare con precisione la zona interessata - è quella meno allenata e meno sollecitata nel calcio. Perciò viene attivata soltanto in occasione di movimenti sporadici: come un colpo di tacco, appunto, che per definizione è imprevedibile e fuori contesto.
CI RISIAMO - Però la coincidenza è dolorosa per la Roma. Dallinizio della stagione, questo è il tredicesimo infortunio che coinvolge la coscia di un calciatore. In passato erano stati bloccati Cicinho e Kjaer (due volte ciascuno), Lobont, Greco, Pizarro, Totti, Borriello, Pjanic, Juan e Borini. Senza contare i problemi di De Rossi, che convive da un mese con uninfiammazione al muscolo adduttore: coscia anche qui (...)
E ORA? - Fatto sta che Luis Enrique perde il suo attaccante più pericoloso: nei primi quattro mesi di campionato Osvaldo aveva segnato sette gol, oltre alla rovesciata che gli è stata ingiustamente annullata contro il Lecce. E in vista del Chievo (ma non solo) il caposquadra deve trovare una soluzione alternativa. La logica lascia pensare alla promozione di Bojan, che nel tridente con Totti e Lamela consentirebbe alla Roma di insistere con il modulo più funzionale. Ma è anche possibile che Luis Enrique riproponga Pjanic nel ruolo di trequartista affidandosi alla coppia d'attacco Totti-Lamela, per nascondere in panchina una mossa utile nel secondo tempo. Anche perché Borini non è ancora pronto dopo oltre due mesi di assenza e Caprari è stato promesso al Pescara. Giocarsi la partita senza opzioni per cambiarla può essere svantaggioso.