GASPORT (A. CATAPANO) - «So chiaramente cosa farò domani, non ho nessun dubbio». È una promessa o una minaccia? Comunque sia, beato Luis Enrique che ha tutte queste certezze. Perfino su chi schierare in difesa, il reparto più fragile della squadra. «Emergenza? Le assenze di Burdisso e Kjaer non mi complicano le cose giura l'asturiano , il comportamento degli altri mi soddisfa». Già, ma stasera contro Cavani e Lavezzi «gli altri» potrebbero subire gli stessi danni di una cristalleria
Lui no Ecco, contro questo fenomeno del calcio mondiale che per inciso ha già segnato quattro reti in carriera alla Roma più o meno tutta la città invoca la conferma al centro della difesa di Daniele De Rossi, mostruoso contro la Juve. Ma Luis Enrique, che strano, sembra pensarla diversamente. «Mi è piaciuto il suo atteggiamento e il suo rendimento, è stato bravissimo. Quando lui è in difesa, l'uscita di palla è migliore, però perdiamo un giocatore che ha un ruolo importante a centrocampo».
Schizofrenia Che problema c'è? Luis Enrique ha di nuovo a disposizione Juan. E siccome il trattamento riservato al brasiliano è stato un tantino schizofrenico finora ignorato, poi preso in considerazione, di nuovo ripudiato, infine ritirato fuori , stasera potrebbe ritoccare a lui, sempre che a Lucho giri bene. Ieri non lo ha nemmeno nominato, e questo potrebbe essere un bene visti i precedenti. Viceversa, se Juan dovesse accomodarsi in panchina, stavolta suonerebbe come una bocciatura definitiva. E il preludio ad una cessione a gennaio? Il suo agente, Michele Gerbino, continua ad escluderla, a meno di una richiesta esplicita della Roma. «Certamente non tornerà in Brasile assicura Gerbino . Juan ha un contratto con i giallorossi fino al 2013 e intende rispettarlo». Chissà se la Roma prenderà con sollievo questa notizia.
Quello vero chi è? Già il ricordo della prestazione di Firenze, ultima esibizione del brasiliano, ha tolto il sonno a qualcuno la notte scorsa. Ricordate? Juan ridicolizzato da Jovetic, «come un qualsiasi ragazzino degli Allievi», chiosò allora un dirigente giallorosso. Eppure, solo qualche giorno prima era stato il migliore in campo contro l'Udinese. Dunque, quale Juan vedremo stasera? Cavani e Lavezzi sono un ottimo test per capire definitivamente se il brasiliano sia un giocatore degno dei metodi di Luis Enrique oppure risulti inadeguato.
Senza razzi La presenza di Heinze, uno dei pochi di questa Roma ad essere (quasi) sicuro di giocare, fa lo stesso effetto di un calmante sui romanisti. Leader dello spogliatoio, punto di riferimento soprattutto per i baby, ultimo baluardo in campo. Lui, per fortuna della squadra, è tutt'altro che un tipo rilassato. Elettrico, sempre sul pezzo, molto molto cattivo. Quello che ci vuole per respingere gli attacchi del Napoli? Forse, anche se per stare dietro alle accelerazioni di Cavani, Lavezzi ed Hamsik, più che la tigna e gli anticipi di Heinze servirebbero i razzi di Usain Bolt.
Senza sputi E allora Aleandro Rosi che ci sta a fare? La speranza dei romanisti è che la lentezza con cui ha risolto i problemi alla caviglia sia inversamente proporzionale alla velocità delle sue discese e risalite. Stasera incrocerà sulla sua strada quel diavolo di Lavezzi. Se non dovesse stargli dietro, stavolta eviti di sputargli.