IL MESSAGGERO (R. RENGA) - Lultimo caso è quello di Francesco Totti, che essendo il capitano della squadra e il miglior calciatore giallorosso di tutti i tempi, la Roma sintetizza e rappresenta, portandone la bandiera. Non cè bisogno di raccontare che cosa sia Totti, della gamba rotta, dellaltro infortunio, del no al Real, del mondiale e
Totti, su due piedi e a botta calda, ha pensato di andare via. E questa volta non centrano il tecnico e i dirigenti. Centrano i tifosi, sempre che tifosi si possano chiamare soggetti che ritengono di avere il diritto di passare a vie di fatto (fortunatamente solo orali) contro chiunque. Nel nostro caso un calciatore, famoso e generalmente amato. Cambianoi tempi,si dice banalizzando. Cambiano gli uomini. Cambia tutto. Qui ci occupiamo solo del rapporto tra la Roma e il suo popolo, che nel 1927 perse la testa alprimo sguardo. Il rapporto sè incrinato, i teppisti alzano la voce e lemani e leroe senza macchia non riconosce più i suoi e sogna una pace calcistica altrove da scongiurare.