Meglio Viviani di Simplicio e Greco

07/12/2011 alle 18:57.

TRS - Se c'è un appunto da muovere nei confronti di Luis Enrique, è quello legato all'impiego a Firenze, dal primo minuto, di Cicinho. Che per carta di identità e comportamenti col progetto tecnico, oltre che ideologico, non c'entra nulla. Una delle poche pecche del tecnico che fino a ora ha dimostrato di essere coerente,

Ma Cicinho no.Tra ammutinamenti nei confronti di Spalletti, dichiarazioni fuori luogo rilasciate ogni volta che è stato prestato (con prestazioni nulle) in Sud America o Europa (ultima parentesi nel Villarreal), indolenza accentuata nei soggiorni a Trigoria, l'esterno brasiliano ha certificato la sua inadeguatezza. A maggior ragione in un contesto in cui si esaltano i giovani e i volenterosi.

Lunedì arriva la . La capolista. La squadra finora più forte assieme al Milan. Libera da impegni infrasettimanali. Creata a immagine e somiglianza di , il suo allenatore. Troverà una Roma in grave difficoltà. Causa risultati scadenti. Classifica piangente. Gioco raramente pervenuto. E con una rosa ridotta ai minimi termini da infortuni e squalifiche. Che in difesa conta le assenze di Burdisso, Kjaer, Juan. E che potrebbe fare i conti con le condizioni precarie di Cassetti, tra l'altro uno dei più in difficoltà quando impiegato. Esiste la reale necessità di vedere al centro della retroguardia, in coppia con l'unico 'sano' e arruolabile, Heinze. Togliere al centrocampo significherebbe dovere inventare la seconda linea. Già priva di Gago, squalificato. Auspicabile la riproposizione di nel ruolo di interno, dove non ha giocato per scelta del tecnico nelle ultime due partite.

E poi? Disponibili sono Perrotta, Fabio Simplicio e Greco. Che per varie ragioni, a fronte di una professionalità inconfutabile, in prospettiva ma forse sin da ora, per limiti tecnici, anagrafe, scarsa predisposizione al gioco auspicato dal tecnico, sin dall'alba dell'avventura di Luis Enrique nella capitale sembrava fossero tagliati fuori. Pizarro è un capitolo a parte. Lunedì si allena, martedì no. Il fisico non regge, la sua candidatura neppure. Se il cileno stesse bene, avrebbe forse una maglia assicurata ma bene non sta. E se realmente giocherà in difesa, con Gago e Pizarro out, la scelta coerente di Luis Enrique dovrebbe essere Federico Viviani in campo contro la . Giovane. E forte. Almeno per quanto fatto vedere in Primavera. Quella Primavera da quest'anno controllata direttamente da , con la supervisione di Luis Enrique e la collaborazione di quello straordinario professionista che risponde al nome di Alberto . Un centrocampo composto da Greco, Perrotta e Simplicio, contro la , striderebbe con il manifesto programmatico di Luis Enrique.

I giovani non vanno bruciati, vero. Ma cosa è a rischio incendio in una Roma che sui giovani punta, perché il suo allenatore e il suo direttore sportivo affermano sistematicamente che non esistono giocatori giovani o vecchi ma giocatori forti o non forti? Sicuramente se la Roma contro la perdesse, e potrebbe perdere anche a ranghi completi, e in quella Roma giocasse Viviani, nessuno punterebbe l'indice accusatorio sul giovane centrocampista della Primavera. Se Luis Enrique in piena emergenza attingesse a quei petali di rosa che sembravano dovessero volare via la scorsa estate, non prendendo in considerazione Viviani, commetterebbe un errore stile Cicinho a Firenze. E a quel punto, due indizi, inizierebbero a costituire una prova.

 

Augusto Ciardi

 

 

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