LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - LA SFIDA con la Juventus leva il sonno a Luis Enrique e agita quello dei romanisti. Stasera lOlimpico, per lultima volta nel 2011, alzerà il sipario su una Roma che spera di recuperare punti in
messa davvero a dura prova. Ma i quasi sessantamila che sfideranno il freddo e linedito appuntamento del lunedì notte, sperano di tornarsene a casa con negli occhi almeno la sensazione di aver visto la squadra lottare. «Vincerà non solo chi farà un gol in più, ma chi riuscirà a far meglio la fase difensiva la convinzione di Luis Enrique so che la Juventus riuscirà al 100 per cento in questo, è uno dei punti che dobbiamo imparare da loro e su cui dobbiamo migliorare tantissimo: bisogna
mettersi a disposizione della squadra e fare la fase difensiva tutti, mettendosi dietro la palla prima dellavversario e velocemente». Una bella tirata dorecchie ai suoi giocatori, chissà, forse in particolare agli attaccanti, a quelli che riuscirà a schierare. A Totti, che tornerà quasi sicuramente titolare, dopo una lunga assenza, a Lamela, che però è in forte dubbio per un virus intestinale, e a Osvaldo. Ma anche a Borriello, nervo scoperto per il tecnico spagnolo, stanco di rispondere alle domande sui singoli, stanco di dover giustificare le sue scelte. «I calciatori sono un po delusi per i risultati, ma hanno lavorato bene, senza nervosismo, tutti sono abituati a vivere questa situazione».
Situazione di emergenza, con De Rossi costretto a giocare da difensore centrale («Fino allultimo proviamo a recuperare Cassetti») e la promozione in prima squadra di Federico Viviani. «È pronto, sono sicuro sarà allaltezza della situazione, ma senza mettergli pressione, non andiamo poi a vedere che fa se deciderò di farlo giocare. È un premio per il bel lavoro che stanno facendo i giovani che giocano qui». E proprio Viviani, classe 92, punto fermo della Primavera giallorossa e capitano dellUnder 20 guidata da Di Biagio,
dovrebbe essere schierato davanti alla difesa, al posto del suo idolo De Rossi. «È un ragazzo che dimostra una tranquillità e una personalità incredibili lelogio di Di Biagio riesce a dribblare lavversario in ogni zona del campo, non disdegnando la soluzione da lontano. Credo che debba lasciare la Primavera e giocarsi le sue possibilità in prima squadra, anche contro la Juve. Io mi rivedo molto in lui, per le sue caratteristiche tecniche e ha dei margini di miglioramento straordinari».