
LEGGO (F. BALZANI) - Tutti con Lucho. Dopo la fiducia della dirigenza è arrivata quella della squadra per il tecnico, che resterà a prescindere dai prossimi risultati. Si sono messi lanima in pace Spalletti e Ancelotti che, su Sky, hanno parlato della Roma. «Dopo la Champions - ha detto il toscano - sarò qulche giorno nella Capitale, ma solo per trovare mio figlio. Io non mi dimetterò mai dallo Zenit
Atteggiamento di apertura richiesto, in separata sede, allallenatore da Baldini. Poi è stato il turno del discorso alla squadra al completo: «Sono orgoglioso di come avete giocato a Firenze in inferiorità numerica. Ma in allenamento dovete essere più intensi». Poi tutti in campo per preparare la sfida di lunedì con la Juve. Cerano Rosi e Pizarro, oltre a Viviani che potrebbe riaffacciarsi in prima squadra al posto di Gago, nel caso in cui De Rossi dovesse arretrare in difesa. Reparto arretrato che sarà sicuramente rinforzato a gennaio. Il ds del Palermo, Cattani, spegne però le speranze per Silvestre («Non si muoverà a gennaio per nessuna ragione »). Più praticabili i nomi di Breno (Bayern), Markovic (Partizan) e Spolli (Catania). Il budget sarà però determinato dalle cessioni e dallo sfoltimento dei contratti più onerosi, come quello di Borriello richiesto con insistenza dal Genoa.
DE ROSSI. «La Champions sarebbe un miracolo». De Rossi su Sky vola basso ma crede in Luis Enrique: «Mi ricorda molto Spalletti. Con lui decollammo dopo Natale. Questo dimostra che serve pazienza». Nessun riferimento diretto al suo contratto, solo una frase sibillina: «Già fare una sola stagione nella propria squadra del cuore è una fortuna. Un privilegio di pochi».