La Roma a viso aperto, Lucho chiede maturità

18/12/2011 alle 10:16.

CORSERA (G. PIACENTINI) - «Siamo pronti per una gara di personalità». La prestazione contro la Juventus deve aver rinfrancato Luis Enrique che, messe da parte le polemiche di questa settimana e nonostante le tante assenze, «sente» che la sua squadra è pronta per un risultato importante contro una grande del campionato. «Andremo a Napoli – le sue parole - per fare la nostra proposta di gioco in una piazza difficile come quella del San Paolo. Per avere la possibilità di vincere la partita però, servirà la giusta intensità e non dovremo fare errori».

Anche perché la formazione di Mazzarri, messa momentaneamente da parte la , cercherà di vincere ad ogni costo per rientrare nelle prime posizioni della classifica. «Loro sono una squadra fatta, di alto livello, come dimostra la qualificazione in . Hanno un grande tridente e cercheranno di sfruttare i nostri errori. Con la c'erano motivazioni particolari, con il dovrà succedere lo stesso. Cavani è un calciatore fortissimo, una grande sorpresa: me lo aspetto centravanti, con Lavezzi esterno».

Lunedì scorso si è vista una squadra diversa anche dal punto di vista tattico, con la Roma più attenta nelle marcature, ma guai a dire a Lucho che si sta «italianizzando». «Magari tra qualche tempo, ancora non parlo bene la lingua... Contro la avevo bisogno di fermare Pirlo: non l'ho fatto inserendo un giocatore difensivo ma mettendo . Bisogna sempre fare bene fase offensiva e difensiva ma credo che sia più facile convincere un attaccante a difendere che viceversa».



Settimana complicata per . Il rigore sbagliato, le contestazioni e le polemiche però sembrano averlo motivato ancora di più. «Non ho notato nessun cambiamento nel suo comportamento. L'ho visto bene fisicamente, ho visto la sua motivazione, si è allenato benissimo per tutta la settimana. Con lui ho un rapporto speciale sempre, sia quando gioca, sia quando resta fuori. Il fatto che non abbia ancora segnato non è un problema, non sono preoccupato, lui in carriera ha sempre fatto gol. Se ci sarà un rigore lo tirerà di nuovo lui, a meno che non stia poco bene e mi chieda lui di non tirarlo».

Sulla formazione e sul ruolo in cui giocherà ha già le idee chiare, ma non le dice. «Non ho dubbi, sono sicuro della scelta ma la dirò prima ai giocatori. Daniele mi è piaciuto molto contro la , è stato bravissimo. Quando è in difesa migliora la nostra uscita con la palla, ma perdiamo un uomo importante a metà campo».

Lucho si innervosisce solamente quando gli chiedono di Borriello («Ha le stesse possibilità di giocare degli altri. L'ho visto bene, forse è perché si avvicina il Natale ma sono tutti più felici di allenarsi») e di dare un voto alla sua stagione. «Non siamo a scuola, il voto mettetemelo voi. Io rispetto tutti i giornalisti e voi rispettate me. Io faccio il mio lavoro con serietà rispettando tutti, penso di meritare lo stesso trattamento. Dopo cinque mesi e mezzo vedo progressi ogni giorno. Sono contento del rapporto con la squadra. Certo, sarebbe meglio per tutti se arrivassero i risultati. E un po' di fortuna».