E’ l’ora degli argentini. Gago torna in nazionale

29/12/2011 alle 09:11.

CORSPORT (A. GHIACCI) - A Roma è il momento degli argentini. Perché oltre a Erik Lamela, ce n’è un altro che sta andando alla grande. Si tratta di Fernando Gago, detto “Pintita”, arrivato in prestito dal Real Madrid quando mancavano poche ore alla chiusura dell’ultima finestra di mercato, quella dell’estate scorsa. E anche Gago è uno di quei nuovi acqui

 
NAZIONALE - Se n’è accorto anche Alejandro Javier Sabella, della nazionale argentina. «Sta giocando molto bene - ha detto il ct parlando in patria al Clarin - a Roma ha trovato la continuità che a Madrid non aveva più. Ai tempi del Real aveva subito una serie di infortuni che ne avevano fermato la crescita, ma ora sta molto bene, è tornato ai suoi livelli»

(...) Ma fino a quel momento Luis Enrique aveva dato segnali precisi: Gago, insieme a , insostituibile per la linea di centrocampo, in grado proprio insieme al mediano della Nazionale azzurra, di integrarsi alla perfezione e scambiarsi anche a partita in corso posizione e compiti.

 
SUCCESSO - Il successo di Fernando Gago è quello di Franco Baldini. E’ stato proprio il giallorosso, grazie ai buoni rapporti che lo legano al Real Madrid dai tempi dello scudetto vinto da Fabio Capello, che ha permesso che il club madrileno abbia detto sì al prestito gratuito del centrocampista argentino. Tra le due società esiste anche un accordo per il riscatto del calciatore fissato a 6 milioni di euro. Qualora la Roma decidesse di tenere Gago, cosa che oggi appare scontata, dovrà poi discutere con lui il contratto, (...) 
 
FUTURO - Con ragionevole certezza si può affermare che nel momento in cui Gago si troverà a discutere con la Roma, non sarà insensibile alle richieste della società artefice del suo rilancio. «Ha temperamento e un buon tocco» ha detto ancora Sabella. Che lo ha potuto osservare grazie alla Roma. E il futuro di Gago è importante anche in ottica . Spieghiamo: se non dovesse rinnovare, la Roma pensa di avere già in casa un sostituto all’altezza. E, comunque, la caccia a un altro mediano di alto livello continua. (...)