IL ROMANISTA (H. S. PARAGNANI) - Chissà cosa avrà pensato Alex Del Piero mentre lo ricucivano applicandogli otto punti di sutura rimediati nei pochi minuti concessigli nella partita contro il Cesena. Probabilmente che questa non è la sua stagione più fortunata. Chissà se il pensiero di condividere la malinconica casella
E inizia nel 1993, dopo due anni passati ad incantare Padova. Boniperti paga lallora diciannovenne 5 miliardi di lire. Esordisce a Foggia il 12 settembre. Il "Pinturicchio" di Gianni Agnelli, sotto la guida di Lippi, e grazie alla fornitissima farmacia del Dottor Agricola e allinfluenza della Triade, inanella trofei nazionali ed internazionali fino a sfiorare il Pallone dOro. Come il Cucchiaio per Totti, il suo colpo migliore diventa un marchio di fabbrica: serpentina e tiro a giro sotto il sette dal limite dellarea. Sul più bello, a Udine nel 1998 gli salta il crociato anteriore del ginocchio sinistro. Vincerà poi uno scudetto ma sono gli anni peggiori per Alex, che sembra avviato verso un precoce tramonto della sua carriera. Quando Lippi decide di convocarlo per i Mondiali in Germania e attendere la caviglia di Francesco Totti, martoriata dallempolese Vanigli, gli dei gli sorridono, e il duo sarà essenziale per la vittoria del Mondiale. Nel vedere lazione del secondo gol alla Germania, inventata da Totti e finalizzata da Del Piero, torna alla mente la dichiarazione di dieci anni prima nel quale il Capitano esprimeva la sua preferenza per quellaltro "Dieci" atipico, che prima di lui sera trasformato in un "Nove e mezzo". Come liberato dallossessione di dimostrare la sua grandezza, offuscata da scandali e cali di forma, Del Piero conosce una seconda giovinezza. Accetta di guidare la Juventus anche in serie B e torna a segnare con regolarità impressionante. I suoi numeri parlano chiaro: 91 presenze e 27 gol in Nazionale, 688 partite con la Juventus e 285 reti, di cui una piccola ma significativa percentuale segnata alla Roma. Anche per questo speriamo che stasera se ne stia a riposo in panchina a pensare al futuro lontano dalla sua Juve. Problema che noi Romanisti, anche grazie a quei due anni di differenza tra lui e il Capitano, pensiamo di porci tra un migliaio di anni o giù di lì.