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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Sette gare in 38 giorni, 4 trasferte su 6 partite di campionato, più la coppa Italia (contro la vincente tra Fiorentina e Empoli) in casa. E il tour de force che attende la Roma sino a Natale e che probabilmente darà la reale dimensione della squadra di Luis Enrique.
Ma la curiosità è soprattutto vedere come Luis Enrique gestirà Totti insieme a Lamela. Sinora i due non sono mai stat idisponibili contemporaneamente: quando cera uno, mancava laltro e viceversa. Dal Lecce in poi, si capirà
se il tecnico sceglierà uno dei due, considerandoli luno lalternativa dellaltro o se invece troverà il modo di schierarli insieme. Per quello che può contare, nella partitella svolta ieri infamiglia, Totti giocava nella formazione dei bianchi mentre Lamela agiva in quella dei rossi. Ruoli più o meno simili, con Francesco a suggerire il passaggio per Okaka e Bojan e largentino invece per Caprari e Borriello. La sensazione, almeno al momento, è che Luis Enrique voglia continuare ad impiegare Totti in una posizione più arretrata.
Solo una volta in conferenza stampa aveva aperto ad un possibile avanzamento del capitano per poi rimangiarsi il tutto una settimanadopo. E se Lamela sinora, per quel poco che si è visto nei 197 minuti disputati, sembra molto più un trequartista che una secondapunta, una sorta di dualismo è pressoché inevitabile. Senza dimenticare che in quel ruolo cè anche Pjanic. Se è vero infatti cheil bosniaco (che oggi rientrerà a Trigoria: da valutare le sue condizioni fisiche) conTotti presente ha sempre agito a centrocampo, è altrettanto inconfutabile che come trequartista ha datoil meglio di sé. Con cinque assist in campionato in altrettante gare, ha raggiunto al secondo posto della specialità Aquilani, avendo davanti il solo Cassano che, causa i noti guai fisici, ha già messo nel mirino. Qualità in abbondanza che toccherà a Luis Enrique disciplinare: in suo soccorso, come ricordato in precedenza, arriva fortunatamente il calendario (con 7 gare in poco più di un mese)che permetterà di concedere spazio a tutti.
Intanto Totti va avanti per la suastrada,continuandoalavoraresodopertornare in forma e trovare di
conseguenza anche quel gol che gli manca dal 22 maggio scorso, dallultima giornata di campionato
contro la Sampdoria. Calendario alla mano, sonopassati praticamente sei mesi. Benché stavolta di mezzo ci sia lestate, non è la prima volta che il capitano è alle prese con questo tipo di digiuni. Gli era già capitato, ad esempio,nel primo campionato dopo linfortunio alla caviglia, quando dovette attendere fino al 22 ottobre per sbloccarsi e poi vincere addirittura la Scarpa dOro. Oppure lo scorso anno, quando la prima rete arrivò a Torino, il 13novembre,contro la Juventus. Domenica cè il Lecce, squadra alla quale ha già segnato 10 volte, lultima delle quali nel 2009 (con una doppietta). Totti è pronto a ricominciare.