PAESE SERA (L. SERAFINI) - La Roma si lecca le ferite dopo tre partite che potevano dare una svolta positiva al suo campionato, e che invece rischiano di affossarla ogni oltre peggior previsione. La sconfitta con il Milan restituisce un tecnico nervoso e infuriato con i suoi, che ha ripreso più volte sia negli spogliatoi dellOlimpico, sia a Trigoria. Lui
Baldini si fida Il progetto non si cambia, lidea rimane quella, Luis Enrique non è in discussione. Ma cè ancora da lavorare. E questa lanalisi del momento giallorosso da parte di Franco Baldini ai microfoni di Radio Anchio lo sport. Il supporto a Luis è totale, io stesso ho detto che avrei legato le mie fortune alle sua, è stata una scelta ponderata, è stata valutata la persona e il calcio che poteva proporre, sostenere lui sarà sostenere me stesso, non ci sono tipi di dubbi che possono maturare. Perplessità allontanate soprattutto dallappoggio incondizionato dato dai giocatori allallenatore. Il supporto della squadra mi piace sottolinearlo, una rosa di 29 giocatori senza coppe non ci sono mai registrati nessun tipo di malcontento, è la credibilità che si guadagna con il rispetto dei giocatori. Nessun ripensamento quindi. Farlo, significherebbe maledire le basi del nuovo progetto. Se cè stata (una riflessione sul progetto, ndr) è già passata sono le idee che abbiamo dallinizio, non ci siamo arresi. Il progetto giovani non significare escludere quelli che hanno più esperienza, sono quelli che fanno maturare i giovani, far integrare i giovani con giocatori che hanno più personalità e esperienza e De Rossi risponde alle caratteristiche ho elencato. La sconfitta con il Milan è servita a questo: mettere in luce alcune idee della nuova filosofia societaria, e allo stesso tempo palesare tutti i limiti della squadra, con il rischio di allontanare i tifosi finora molto pazienti. Questapertura di credito labbiamo coltivata. I risultati con il Milan non ottengono questeffetto, è una cosa abbastanza ambiziosetta nessuno lo nasconde, giocare con la linea di attacco come a Genova con due 91 e un 90 è abbastanza presuntuosa, è un tipo di calcio che tentavamo di proporre fin dallinizio, è un progetto che con il tempo ci può dare soddisfazioni. La sconfitta con il Milan mette a nudo i nostri difetti ma ha dimostrato che cè una via del gioco da poter percorrere.
Sabatini con Enrique Non tira le somme di questi primi quattro mesi di Luis Enrique. In occasione della presentazione del libro dedicato al massaggiatore Giorgio Rossi, 'Il primo della fila: una vita con la Roma dal 1957 ai giorni nostri', Walter Sabatini ha parlato del momento giallorosso. Un bilancio a questo punto della stagione? No, non voglio farlo. Certamente è una fase transitoria, lo sapevamo, ma non abbiamo perso nessuna partita senza averla potuta vincere. Partendo da questo presupposto, e un impegno diverso in riferimento all'attenzione, i risultati cambieranno. Col Milan, anche se è impopolare dirlo, abbiamo fatto tante cose importanti. Non dobbiamo minimamente perdere la fiducia, anche se siamo consapevoli che la gente la sta perdendo". Sul tecnico, come per Baldini, la fiducia rimane immutata. "Luis Enrique? Sta rispondendo al 100% alle nostre aspettative e a quelle dei calciatori".




