Rivera: "Sto con Baldini"

30/11/2011 alle 09:46.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - «Non penso che sia una novità. Franco Baldini ha semplicemente fatto quello che dovrebbero fare tutti i dirigenti. Ha agito correttamente». Golden boy, classe prestata ai giovani, perché ormai da qualche anno presiede il settore giovanile e scolastico della Figc, Gianni Rivera guarda il mondo Roma da un oblò.

Quello di osservatore, di appassionato, di lettore. «Ho appreso della lite tra Osvaldo e Lamela dai giornali», dice a Il Romanista prima di intervenire alla “IV borsa di studio Alessandro Bini” («eventi come questo organizzato dall’Associazione Bini generano un problema morale alle istituzioni che si occupano di sicurezza»). Rivera non drammatizza. "Non è la prima volta che succede che un calciatore si rivolge in maniera non propriamente civile verso un compagno".
 
La società ci ha però messo la faccia. Ha agito in maniera trasparente. È un modus operandi nuovo.
"Non è un modo nuovo, è un modo corretto per correggere una situazione. Franco Baldini ha fatto quello che dovrebbero fare un pochino tutti i dirigenti quando un calciatore non sbaglia un gol, ma si comporta in modo scorretto. E va ripreso".
 
Anche se lo scopo di Osvaldo, se vuole, era nobile. Daniel sollecitava un maggiore impegno.
"Gli ha messo le mani addosso, non è che lo ha rimproverato. Non è che gli ha detto di stare attento. Ha fatto qualcos’altro. È andato oltre. La discussione ci sta, ed è giusto che ci sia tra compagni. Ma mettere le mani addosso no. È la cosa peggiore che si possa fare verso un compagno. Non dovrebbe farlo nemmeno con gli avversari, ma a maggior ragione nei confronti dei propri compagni".
 
La squadra non voleva che Osvaldo fosse escluso dalla rosa.
"Queste sono dinamiche interne".
 
Dinamiche che possono contribuire a compattare l’ambiente?
"L’ambiente si deve compattare a prescindere. Se non c’è compattezza in una squadra, non c’è la squadra. Non c’è bisogno di vicende come queste per avvicinare dei compagni".
 
La Roma è distante dai primi posti. Ma è un campionato strano, no?
"Direi equilibrato. Combattuto. C’è sempre una squadra in testa che guida il gruppo, ma non ci sono tanti punti di differenza con la seconda e la terza. In primavera ne sapremo di più".