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IL ROMANISTA (V. META) - Lultima partita in Primavera laveva giocata un anno e mezzo fa ed era finita con il rosso che aveva cacciato lui dal campo e la Roma dalle finali scudetto 2010, 0-2 in casa del Chievo di Tallo. Alessandro Malomo
Alessandro Malomo pensava di aver chiuso con le giovanili, tanto più che dopo la buona metà stagione nel Prato (otto presenze e la promozione in Prima Divisione), i toscani hanno rinnovato la comproprietà con la Roma per girarlo in prestito allAlbinoleffe in Serie B. Tre volte titolare nelle prime cinque giornate, finito in panchina per le successive quattro, poi un infortunio rimediato in allenamento lo costringe a fermarsi. Quando torna, per lui sembra non esserci spazio in prima squadra e la società lo manda a dare una mano alla Primavera nel derby con lAtalanta. La settimana seguente replica contro lInter di Stramaccioni - che oltre ad averlo allenato ai tempi degli Allievi, lha anche trasformato da centrocampista in difensore centrale -, proprio la squadra che aveva affrontato nella parentesi nella Berretti del Prato, con cui lanno scorso ha giocato il Viareggio. Forse non lo immaginava neanche lui che il suo riscatto sarebbe cominciato dalla sua personale maledizione: quella con i nerazzurri è la finale Allievi che i 91 non hanno mai giocato, ma è a Milano che Malomo ha raccolto lunica convocazione in prima squadra con la Roma (28 febbraio 2009). In prima squadra qualcuno deve aver apprezzato la disponibilità al punto da inserirlo nellundici titolare contro la Juve Stabia, giusto domenica scorsa. Alessandro rientrerà oggi da Astrakhan, dove è stato impegnato con lUnder 21 di B, lobiettivo è convincere il tecnico Fortunato a dargli una maglia sabato con la Reggina.
Non molto diversa la storia del suo ex compagno di Roma Simone Sini, oggi in prestito al Bari. Anche lui aveva detto addio alla Primavera contro il Chievo, ma dopo lesordio in A con il Lecce a San Siro, la sua prima stagione da professionista si è chiusa con due sole presenza. «Speriamo di non fare la fine dellanno scorso...» diceva dopo aver giocato da titolare la prima di campionato nel Bari. Invece le cose sembravano essersi pericolosamente avviate in quella direzione: due mesi passati in tribuna, finché il 29 ottobre la società lo manda a giocare con la Primavera. Simone va e sette giorni dopo quel 3-3 con il Crotone Torrente lo porta in panchina a Grosseto. Per ritrovare una maglia da titolare gli basta aspettare unaltra settimana e se non lavesse fermato un problema muscolare, probabilmente sarebbe stato confermato anche sabato scorso a Torino. Un percorso a ritroso che Sini ha condiviso con laltro romano di Bari, Federico Masi da Frascati, classe 90, ex bambino prodigio della Fiorentina con cui ha vinto a marzo. Anche per lui prima da titolare, poi più nulla fino a Bari-Crotone Primavera: da quel momento, una panchina e due presenze nelle ultime tre giornate. Che il teorema Primavera-Serie B funzioni davvero è quanto si augura Federico Carraro, 92 come Sini, capocannoniere viola nella passata stagione. Il debutto nel Modena è andato piuttosto bene, visto che alla seconda presenza gli sono bastati nove minuti per lasciare in dieci il Pescara e poi servire a Dalla Bona lassist per il 3-2. In Primavera è tornato a fine ottobre e poi di nuovo due settimane fa e ha pure segnato. Il sabato dopo era reduce da uninfluenza ed è finito in tribuna. Intanto a Modena è cambiato lallenatore.