Pjanic lancia Bojan: «Un assist facile È stato bravissimo»

06/11/2011 alle 10:42.

GASPORT (A. CATAPANO) - Per venire fuori da una serata stregata ci volevano un folletto magico e un gigante buono. Il vento fischiava e si era fatto buio, la Roma rischiava di perdersi ancora.

Poi, improvvisamente, una luce. Bojan ha trovato la strada, è andato avanti lui, l'ha indicata ai compagni. Osvaldo è stato il primo seguirlo, e a quel punto tutta la Roma ne è venuta fuori. Un bel sospiro, un sorriso contagioso, finalmente una vittoria. Bella, rotonda, rassicurante.



Piccolo saggio Ecco, per una volta la partita della Roma diventa una favola. I buoni si chiamano Bojan e Osvaldo. Con due gol in tre minuti portano la Roma fuori dal bosco e assicurano il lieto fine. E tutti felici e contenti. Pure il folletto, anche se forse si aspettava di giocare dall'inizio. «Io voglio giocare sempre — ammette —, ma il mio dovere è dare tutto, anche quando parto dalla panchina». Luis Enrique lo stuzzica («Tutti i giocatori devono guadagnarsi i 90 minuti»), poi lo coccola. «Non è vero che Bojan è utile solo a partita iniziata». No, ma per stasera va bene così. Il piccolo Bojan parla da grande saggio. «Una vittoria che ci restituisce serenità, ma dovremo imparare a restare tranquilli anche quando ci ricapiterà di perdere. Al momento, non so ancora dove potrà arrivare questa Roma».



In attesa Osvaldo, invece, sa dove vuole arrivare. «In Nazionale, spero che questo gol convinca Prandelli a richiamarmi. Sono più maturo, sto lavorando bene, la squadra mi aiuta, qui mi trovo alla grande. Abbiamo ottenuto una vittoria su un campo difficilissimo — racconta l'attaccante italoargentino —. La Roma è davvero un grande gruppo». Grandi sorrisi, speranze di nuovo enormi, ma basso profilo. Rodrigo Taddei, straelogiato da Luis Enrique, tiene i piedi per terra. «Io devo sempre farmi trovare pronto, anche da terzino. Mi alleno con voglia e quando gioco do tutto, questa è la nostra filosofia». , un altro piccolo grande uomo, anzi sempre più uomo assist, con quelli di ieri sono quattro. «Ho visto Bojan inserirsi, servirlo è stato facile, bravissimo lui. E un applauso anche a Stekelenburg, la sua parata ha salvato il risultato. Sono molto felice, avevamo bisogno di una vittoria così. Io credo in questa Roma, dobbiamo migliorare molto ancora, ma non vedo tante squadre in giro che giocano meglio di noi».



Ride bene chi... Sicuramente, non ce n'è una che cambi i suoi interpreti come la Roma. «È una caratteristica del mister, lo abbiamo capito — certifica Nicolas Burdisso —, per questo ci facciamo trovare tutti pronti. Anche Lamela, avete visto? Ha la testa giusta per diventare un grande. Questa vittoria ci consente di uscire da un periodo difficile, oltretutto la abbiamo ottenuta con il gioco, come vuole Luis Enrique. Con lui per noi difensori il calcio è diventato più impegnativo — sorride —, non mi era mai capitato di fare tanti uno contro uno. Meglio così, Luis Enrique mi farà crescere. E sono convinto che farà divertire i romanisti».