IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Lo avevano chiesto i tifosi, lo aveva fatto ieri Antonello Venditti attraverso
tante, cosa sarà mai una mezza scazzottata da spogliatoio: «Si tratta di peccati di gioventù. Magari si poteva provare a puntare su un gruppo un po più omogeneo con qualche vecchietto in più e magari certe cose
si potevano evitare o, per lo meno, gestire diversamente; ma accadono ora così come accadevano in passato, non mi scandalizzerei». Se è vero che di episodi analoghi ne sono sempre accaduti, quel che di certo e cambiato è la società, la cui politica rispetto a questo genere di situazioni è evidentemente diversa: «Si è deciso di adottare questa linea dura, anche se non conosciamo i dettagli di ciò che è accaduto. La società ha deciso così, quando si è scelto questo piano societario e questo tipo di allenatore si sapeva che ci sarebbe stata una condotta diversa dalle precedenti gestioni, quindi vanno accettate le decisioni per quello che sono. Ora ci vuole calma e sangue freddo, bisogna dare tempo e stare bene se potete come diceva mio padre. Diciamo che eviterei di cominciare a fare casino a Trigoria destabilizzando ulteriormente un ambiente già di per sé poco stabile». Quel che importa in questi casi è cementarsi, non sfaldarsi: «Le squadra sembra unita, si allenano tutti insieme Osvaldo compreso. Sarà difficile uscirne, ma per farlo bisognerà provare a dare continuità a questo progetto e sostenere le decisioni di tecnico e società».
onestamente non piace, anche se dobbiamo ammettere che ad oggi sta facendo bene e i gol che ha messo segno ne sono la dimostrazione. A Udine poi si è davvero fatto un mazzo così, quindi capisco anche il nervosismo nel vedere un po di superficialità nelle giocate di Lamela o di qualche altro giovane», ha puntualizzato subito. Ma le responsabilità sono di Luis Enrique, reo di aver creato un po di confusione allinterno della rosa: «Vorrei dire che secondo noi del Roma Club Firenze questo episodio è figlio del casino che sta facendo Luis Enrique nello spogliatoio; sarà pure innovativo, ma cè molta confusione nelle scelte tecniche, non cè ancora una formazione titolare e alcuni giocatori non vengono impiegati malgrado siano da considerarsi ideali al sistema di gioco che ha in mente il tecnico o sono reduci da buone prestazioni. Ci si chiede il perché di questi continui cambiamenti». La mano della società, però, a suo dire è stata un po pesante: «La multa ci sta, il fuori rosa mi sembra eccessivo anche perché le scuse ci sono state da parte di Osvaldo». Di certo non è il momento di scoraggiarsi: «Bisogna compattarsi come squadra e come ambiente e superare queste difficoltà anche perché ci aspetta un trittico di partite davvero difficili contro avversari come Fiorentina, Napoli e Juventus».
Giacomo Losi di litigi tra calciatori ne avrà visti molti. Per Core de Roma, però, a certe situazioni deve essere attribuito il giusto peso: «La punizione ad Osvaldo? Cè un regolamento e va rispettato. Il provvedimento andava preso anche nel caso in cui il giocatore abbia ragione, cosa che non so e non posso sapere. Tra compagni ci possono essere incomprensioni e chi non riesce a controllarsi finisce col fare una cosa che non deve fare. Osvaldo a Firenze sarebbe certamente tornato utile, per cui un po dispiace. Però la Roma ha altri giocatori di qualità, per esempio Borriello e Totti, se stanno bene». Prosegue Losi sullandamento della Roma: «Ora siamo alla vigilia di tre partite davvero difficili e bisogna stare vicini alla squadra, anche se mi permetto di dire che forse lallenatore pecca un po di inesperienza. Luis Enrique cambia troppo, e cambia troppo anche i ruoli. Dovrebbe trovare un assetto definitivo senza cambiare tre o quattro giocatori a partita. Sono dellavviso che il campionato italiano richiede gruppi omogenei e collaudati. Inoltre - prosegue lex difensore giallorosso - vorremmo vedere qualcosa di interessante da questa Roma, perché i giocatori sono tutti importanti e Sabatini ha lavorato bene. Bisogna cominciare a finalizzare tutta quella mole di possesso palla». Infine una speranza: «Mi auguro che con la fiducia e col tempo che stiamo dando alla squadra, questultima possa migliorarsi. Attenzione a criticare troppo, getteremmo alle ortiche la possibilità di fare il tanto atteso salto di qualità. Meno male che i tifosi stanno pazientando».