La voglia matta di Falcao

27/11/2011 alle 19:58.

GUERIN SPORTIVO - Che fine ha fatto Paulo Roberto Falcao? L’avevamo lasciato lo scorso luglio da allenatore esonerato del suo Internacional di Porto Alegre (fu da lì, da giocatore, che nel 1980 andò alla Roma), lo abbiamo ritrovato a San Siro da spettatore di Milan-Barcellona. Viaggio di studio, si dice sempre così, in realtà un pretesto per tornare

Poi si sposterà in Spagna, per studiare da vicino i metodi di Mourinho. Non è prevista una visita a Trigoria, per timore di alimentare illazioni (anche se come sostituti di Luis Enrique abbiamo letto nomi di allenatori davvero improbabili), ma la voglia di sicuro c’è. Quello che è certo, riferiscono alcuni dei molti amici che ha lasciato in Italia, è che dopo 17 anni da commentatore o giù di lì gli è scattata la molla dell’allenatore. Professione in cui è partito non proprio dal basso, cioé come c.t. del Brasile nel 1990 in sostituzione di Sebastiao Lazaroni.



Un’esprienza terminata dopo il secondo posto (sconfitta in finale con l’Argentina, questo il vero problema) nella Coppa America 1991, quella dell’esplosione di Gabriel Batistuta. Seconda panchina con il Giappone, nel 1994, poi una vita tranquilla fino al richiamo della foresta arrivato da Porto Alegre. Adesso ha nel mirino l’Europa e in particolare l’Italia. L’immagine è ancora grandissima, quindi un presidente che volesse calmare la piazza potrebbe anche avere la tentazione di buttare un po’ di fiches sul suo numero.