
IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Sembrava un saldo di fine stagione comprato tanto per comprare, ora è un titolarissimo. Da cinque partite è sempre lì dal primo minuto e a Novara ha persino costretto uno come De Rossi a traslocare di qualche metro. In due mesi Fernando Gago ha convinto tutti: Luis Enrique, i compagni e i tifosi.
Alla fine, invece, è sbarcato a Roma (prestito oneroso con un diritto di riscatto «verbale») e nessuno se ne pente. Dal suo approdo in pianta stabile tra i titolari, coinciso con il derby, Luis Enrique ha visto un centrocampo più stabile e quadrato rispetto a prima. «El Pintita», uno che nel 2006 costò al Real la bellezza di 21 milioni di euro, è ritornato quello dei giorni migliori al Boca, che gli valsero il soprannome di «nuovo Redondo», e a Madrid. L'ostracismo mourinhiano, adesso, sembra lontano anni luce: Sabella lo ha riconvocato in Nazionale, Luis Enrique lo ha persino rimesso a fare il regista.
Merito anche di Roma, città che ha stregato Fernando e la moglie tennista Gisela Dulko. Casa al Torrino, tante passeggiate culturali, i cani Guga e Nicole sempre al seguito (un altro, Goran, è rimasto in Argentina) e qualche cena con gli altri argentini: Gago a Roma e alla Roma ci sta benissimo. Con buona pace delle prime apparenze.