
La Borghesiana e Trigoria si avvicinano. L'azzurro e il giallorosso si coniugano infatti nella serata dell'Olimpico di domani, grazie a De Rossi, regista di Ostia e Osvaldo, l'oriundo voluto nella capitale da Luis Enrique. Così scrive Matteo Pinci su Repubblica.it
OSVALDO: "SENZA L'ESPANYOL NON SAREI QUI" - Per l'ex Espanyol, è previsto il debutto dal primo minuto, per Osvaldo, con la maglia azzurra: "Sono molto contento, speriamo davvero vada tutto bene", l'augurio dell'attaccante argentino. "Sì, argentino, ma anche italiano", tiene a specificare "Dani", come lo chiama Luis a Trigoria e, da qualche giorno, anche Prandelli. Che, da lui, si aspetta soprattutto "che riesca a trovare la giusta distanza con Balotelli e con i centrocampisti, oltre che essere il primo a dare una mano in fase difensiva". Osvaldo lo sa: "Qui i meccanismi sono oleati, devo inserirmi negli schemi, la squadra gioca a memoria, spero di farlo bene", ammette. Il merito di questa convocazione?: "Ringrazio il mister, ma non dimentico l'Espanyol: è senza di loro che oggi non sarei con questa nazionale". Domani, sul campo, l'occasione per meritarla.
ECCO DIBENEDETTO -In attesa di DiBenedetto, in arrivo domani nella capitale, è sbarcato a Roma Mark Pannes, il manager scelto dal gruppo Usa per sviluppare gli aspetti commerciali, dallo stadio al marchio. Nell'agenda del presidente, nelle prossime 48 ore, nessun incontro con il sindaco Alemanno sulla questione stadio ma una serie di incontri istituzionali, e da un paio di presentazioni: dalla conferenza "Roma Europea", alla nomina come Cavaliere della Roma. Poi la firma per la risoluzione dell'accordo tra Soccer Sas e Rai per la produzione di Roma Channel.
CONTI: "DE ROSSI RESTA, RIFIUTAMMO 70 MILIONI" - Ma da qui a domenica, Mr Tom potrebbe anche avere il piacere di annunciare un'altra firma, la più attesa: quella di Daniele De Rossi. Non ha dubbi Bruno Conti, responsabile del settore giovanile della Roma e grande amico sia di Daniele che del Padre Alberto, allenatore della Primavera: "Resta a Roma - ha detto a Radio Manà Manà - che possa andare via è il mio ultimo pensiero. Una volta il Chelsea offrì 70 milioni, ma Rosella Sensi rifiutò".