IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI/B. DEVECCHI) - Quasi mentre contemporaneamente in conferenza stampa Luis Enrique raccontava al mondo di volere in squadra «diciotto Pjanic», il Pjanic originale, Miralem, dimostrava davanti ai microfoni di essere un grande giocatore anche con la testa e con le parole:
«Abbiamo un problema di concentrazione. Ringraziamo i tifosi della Roma perché finora ci hanno sempre sostenuto. A Novara dobbiamo fare molto meglio. Stiamo giocando bene ma servono altre soluzioni anche se questo spetta allallenatore».
Poche parole che non nascondono niente: né i limiti di questa squadra, né - però - la fiducia che lui ha verso i suoi compagni e verso il suo allenatore. Insomma, sì, il volto migliore di questa Roma che perde 2-3 col Milan allOlimpico è sicuramente Miralem Pjanic. Il bosniaco è chiarissimo: «Potevamo e dovevamo fare meglio, peccato per i calci dangolo e per come abbiamo perso luomo in area di rigore in occasione dei gol del Milan. Complimenti comunque alla squadra rossonera. Quale è la mia posizione in campo preferita? Sicuramente quella di trequartista, ma io ho giocato in tutte le posizioni del centrocampo e va bene così. Farò del mio meglio per la squadra e farò quello che vorrà il mio allenatore. Oggi (ieri, ndr) ho fatto del mio meglio. Io sento la responsabilità di giocare qui e mi trovo bene con i compagni. Mi metto a disposizione in allenamento e sono contento di giocare. Perché io credo nella mia squadra, io credo in questa Roma».
Bello. Una convinzione sincera ribadita da Pjanic anche ai microfoni di Sky dopo quelli di Roma Channel: «Se sono più dispiaciuto per il risultato o soddisfato per il gioco proposto? Credo che oggi il riisultato potesse essere migliore. Abbiamo giocato bene con un ottimo possesso di palla. Ma prendere due gol su calcio dangolo è stato un problema per noi. Ma io sono sicuro che vinceremo la prossima partita». Il momento della Roma sicuramente non è facile: «Sì, ma abbiamo giocato bene. Ogni volta giochiamo meglio. Siamo sulla strada giusta per vincere nel futuro. E so che nelle prossime partite potremmo vincere. Possiamo farlo perché abbiamo grandi giocatori. Anche contro il Genoa abbbiamo giocato molto bene, e la prossima la giocheremo ancora meglio. Io credo nel progetto che sta andando avanti». A sentirlo forse a Luis Enrique sarebbe piaciuto persino di più nel postpartita che durante lincontro. A parte Pjanic, la quasi totalità dei calciatori della Roma ha preferito restare in silenzio. Una battuta rapida e perentoria, seria, lha rilasciata Maarten Stekelenburg ad una televisione della sua Olanda: «Abbiamo giocato il secondo tempo meglio del primo, ma dobbiamo fare di più. In generale dobbiamo migliorare su molti aspetti». Ineccepibile.