![](/IMG/AS ROMA/ALLENAMENTI/SETTEMBRE 11/BIG-luis enrique e totti passeggiano MANCINI LR24 2_9_11.jpg)
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Per qualche minuto ha fatto preoccupare un po tutti. Totti che chiede il cambio è come un bambino che durante il gioco rinuncia allimprovviso al giocattolo preferito. Durante il secondo tempo, però, il capitano ha avvertito un problema muscolare. Apparentemente nulla di grave. «Sto bene, ho avvertito un fastidio allaltezza dellanca e sono uscito per motivi precauzionali. Con il senno di poi avrei preferito terminare la gara ma alla fine quello che conta è che la Roma abbia vinto». Ottimismo che dovrà esser confermato nelle prossime 48 ore
Sorride anche De Rossi: «La gente ha capito il progetto. Cambiare una cultura non è semplice, possiamo istruire la gente ad apprezzare limpegno e ad aspettare. Con calma ed equilibrio faremo bene». Poi il centrocampista si lancia in un paragone che farà certamente discutere: «Spalletti è una persona a me cara e mi toccate sul personale. Secondo me Luciano è fenomenale e Luis Enrique è quello che gli somiglia di più. E leale, giovane e non ha paura di dire quello che deve. Sabato, ad esempio, mi ha detto che se non mi fossi allenato non avrei giocato e non gli fregava niente del nome». Tra le doti del tecnico anche quella di saper ascoltare: «Eravamo leziosi e creavamo poche occasioni - rivela - Il mister lha capito per primo e abbiamo giocato più in verticale, anche se non abbiamo stravolto il gioco».
Nella bella prestazione della Roma di ieri, spicca anche Simplicio: «Questa stagione era partita in modo complicato ma ho avuto al mio fianco persone molto importanti che mi hanno aiutato tanto. Sono contento e dedico questo gol proprio a loro».