Fondi cinesi vogliono entrare in quota Roma

11/10/2011 alle 10:17.

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un’idea affascinante: americani e cinesi insieme alla guida della Roma. Un’idea, appunto, che rischia di rimanere tale. I fatti: un’importante società cinese che opera nel settore del turismo e collegata ai fondi

Il contatto c’è stato direttamente con il vice- della banca Paolo Fiorentino, ma è tutto da vedere se avrà un seguito. I patti parasociali prevedono infatti che entro marzo 2012 Unicredit possa vedere una quota fino al 35% a un partner italiano strategico, bypassando il diritto di prelazione di DiBenedetto & soci. Italiano, appunto: se il gruppo asiatico in questione rispondesse ai requisiti di reputazione e affidabilità prestabiliti, gli americani dovrebbero quindi dare il loro assenso. In linea teorica, il mercato cinese è la meta perfetta per espandere il business della Roma e per questo dal fronte DiBenedetto non emerge un «no a priori». L’ipotesi cinese conferma la difficoltà incontrata dalla banca nel reperire un potenziale socio italiano. Da aprile in poi gli americani, sempre secondo i patti, potrebbero decidere di acquistare per conto proprio il 20% e salire così all’80% nel controllo della Roma.