IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - E adesso «normalità». È questa la parola dordine a Trigoria a due giorni dal ritorno di Franco Baldini. Prima il rientro al Bernardini, poi i chiarimenti con Totti e Vito Scala, più tardi il colloquio con De Rossi e infine la conferenza stampa: sono stati giorni a dir poco intensi per il neo direttore generale e lui, come previsto, non si è sottratto ad alcuna responsabilità. Ora però la sua attenzione è tutta concentrata su Luis Enrique e la squadra.
Baldini, una volta toccata con mano la sua voglia di restare alla Roma, proseguirà la trattativa con Sergio Berti: si conoscono - e bene - da anni, i rapporti sono buoni, trovare laccordo economico non sarà semplicissimo ma è tuttaltro che impossibile. La volontà della società è di annunciare laccordo prima di Natale e quel che è certo è che, dopo averne parlato tanto e forse troppo, adesso si lavorerà a fari spenti. Così come a fari spenti è stato anche il colloquio di un paio di giorni fa con Vito Scala. Necessario come e quanto quello con Totti perché Scala non è solo - e non certo da qualche tempo - il preparatore personale del Capitano. È molto, tanto, di più e Baldini questo lo sa. Per questo ha voluto parlarci e chiarire in modo che nessuno potesse mettere più in discussione il suo ruolo al fianco di Francesco. Un ruolo dato non solo dal rapporto che li lega ma dato anche e soprattutto dalla grande professionalità che Scala ha sempre dimostrato di avere.
Con la Roma ma anche con la Nazionale. A proposito di nazionale, Baldini ha anche chiarito quale sarà il suo impegno con lInghilterra di Capello. Sarà con Rooney e compagni in due amichevoli pre Europei, ma si tratterà un impegno part time e poco dispendioso. I suoi pensieri, il suo lavoro, le sue idee sono tutte per la Roma. Dopo 6 anni di lontananza e dopo aver visto crescere a distanza la sua creatura, adesso sarà tutto incentrato sulla quotidianità di Trigoria. E con la forza della normalità Baldini, e la Roma, vogliono diventare grandi