IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Non servirà aspettare oggi, il ballo dei debuttanti giallorossi ha capito che cosa è il derby, in negativo, sulla propria pelle già ieri sera. Quella zampata velenosa di Klose ha concluso malissimo una serata iniziata benissimo con il guizzo di Osvaldo e proseguita meno bene con la masochistica espulsione di Kjaer e il rigore di Hernanes. Una partita vissuta sulle montagne russe e che alla fine ha lanciato in orbita la Lazio e lasciato a terra una Roma rimasta a leccarsi le ferite per parecchi minuti negli spogliatoi e a rimuginare su qualche fischio dubbio di Tagliavento e sul raggio laser sparato per due volte addosso a Stekelenburg.
Molto simile il punto di vista di Bojan: «Nel primo tempo abbiamo dominato, nella ripresa siamo rimasti in dieci e per la Lazio è stato tutto più facile». Le uscite dallOlimpico di Rosi, in stampelle col tutore alla caviglia sinistra, e di Heinze, zoppicante per una contusione alla caviglia sinistra, sono il finale di una serataccia da dimenticare. Gli esami di oggi diranno se tra le conseguenze di un derby così ci saranno degli altri infortuni da aggiungere a quello di Totti (out per il Palermo).




