CORSPORT (R. MAIDA) - E il sabato dei passi importanti. Cè il passo della Roma, che infila la seconda vittoria consecutiva e si diverte allOlimpico, cè il passo di Daniele De Rossi che si avvicina al rinnovo del contratto. Non cè ancora laccordo, altrimenti dovremmo parlare di passi da gigante, ma cè stato un incontro molto costruttivo nei giorni scorsi tra la società e il suo manager. E stato impostato il navigatore (anzi, il Tom Tom) che dovrebbe portare alla strada giusta. In pratica, De Rossi ha accettato lidea di un contratto «innovativo», come lo chiama la.d. Fenucci, composto di una parte fissa più bassa e una parte variabile basata sul rendimento. (...)
SODDISFAZIONE - Intanto la Roma cresce sul campo. E questo lo tranquillizza nelle settimane in cui si decide il suo futuro. «Non abbiamo impiegato molti giorni a capire Luis Enrique - racconta -La cosa difficile per noi era applicare le sue idee sul campo. Stiamo creando unottima base per il futuro e ci vuole tempo per raccogliere i frutti. E un discorso culturale. A Roma dopo due serate sbagliate si creano problemi. Allestero non funziona così. Comunque adesso le cose vanno meglio, ci stiamo divertendo e abbiamo vinto qualche partita». Nel nuovo allenatore rivede Spalletti:«Luciano è una persona a me cara e un tecnico fenomenale. Luis è quello che gli somiglia di più perché è leale, giovane e coraggioso. Nellultimo allenamento mi ha detto che se non mi fossi impegnato, mi avrebbe lasciato in panchina. Senza preoccuparsi del fatto che parlasse con un giocatore importante. Questo mi piace ». Gli piace anche il mix che si è creato tra i giovani e i vecchi del gruppo:«Questo è il nostro successo più grande. Si parla troppo delletà. Con troppi vecchi non si vince ma con troppi giovani si vince solo il Torneo di Viareggio. Serve una rosa equilibrata».
MODIFICHE- E stato proprio Luis Enrique a cambiare stile di gioco dopo il pareggio contro il Siena. Ha voluto una Roma più veloce, intensa, capace di verticalizzare in fretta se necessario. In questo senso lassist di De Rossi per Bojan con una «palla lunga» e centrale è emblematico:«E vero, eravamo leziosi e lallenatore lha capito, intervenendo per correggere quello che non funzionava. Anche io ho leggermente avanzato il mio raggio dazione. A Parma ero stato troppo remissivo, rimanendo indietro, ed è andato tutto per il verso giusto. Questo ruolo che mi ha dato Luis Enrique è ideale per le mie caratteristiche. Essermi allenato fin dal primo giorno di ritiro è stato un vantaggio, soprattutto per imparare presto le lezioni tattiche». (...)




