LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Ruggini passate e recenti infiammano la partita sugli spalti prima di quella in campo. Antonio vive ricorda la scomparsa del romanista De Falchi a Milano, Leoni solo ai tornei di beneficienza, il residuo delle ruggini di scontri estivi. Tra due tifoserie storicamente ostili, la Sud si divide tra amici e nemici della New Roma:
in campo. Antonio vive ricorda la scomparsa del romanista De Falchi a Milano, Leoni solo ai tornei di beneficienza, il residuo delle ruggini di scontri estivi. Tra due tifoserie storicamente ostili, la Sud si divide tra amici e nemici della New Roma: nei Distinti eleggono nuovo idolo il fresco vicepresidente, Tacopina uno di noi. Il resto della curva protesta con Mr Tom, frastornato in tribuna, per il prezzo dei biglietti di curva: 22 Euro Vergogna. Tasche vuote dopo le code in settimana per comprare il nuovo I-phone?
Ai milanisti la medaglia per i tifosi al seguito, mai così tanti allOlimpico, alla Sud quella dei decibel.
Al coro I campioni siamo noi, fa eco Voi come le guardie, risposta che dovrebbe suonare come un insulto. Guardia dovrebbe farla invece Juan, quando Ibra lo calpesta per l1-0: un pugno nello stomaco per Luis, stavolta però Tassotti non centra. Aesseroma io non vivo senza te, è un conforto che si trasforma in assillo. E forza Roma faci un gol, esplodono disperati i supporters insieme a qualche mortaretto.
Poi, le due curve dimenticano il campo e si mettono in trincea per Cassano. A coccolarlo gli olé dello spicchio rossonero, assordati dai fischi di 40 mila romanisti, con irriferibile accompagnamento
verbale. Ibra vorrebbe svuotare lo stadio con 10 minuti di anticipo: ci riuscirebbe se Bojan non richiamasse tutti al proprio posto dando un senso agli ultimi minuti.




