IL MESSAGGERO (R. AVVANTAGGIATO) - Allora è proprio vero: non cè due senza tre. Una regola che vale per Paolo Tagliavento, larbitro dei derby (in una stagione ne ha diretti quattro) che Lazio e Roma ritrovano per la terza volta in tre stagioni. «Tagliavento è uno dei nostri arbitri più importanti, da tanti anni ai vertici, apprezzatissimo allestero, tra i 10 nostri internazionali. La sua designazione non è certo casuale, ma frutto di test medici, tecnici e psicologici che lhanno confermato tra i più forti e più in forma del momento», ha detto il presidente dellAia, Marcello Nicchi a Tv2000 a proposito della scelta di Stefano Braschi
Tagliavento, diventato questanno un arbitro di Premier Development dellUefa, è internazionale dal 2007 e nel 2010 si è visto assegnare il premio Mauro (la massima onorificienza dellAia, questanno andata a Paolo Valeri che dirigerà Milan-Palermo) a conclusione della sua migliore stagione, quella delle famose manette di Mourinho. Nel bilancio con le due squadre, il trentanovenne Tagliavento ha diretto venti volte la Roma, con 14 vittorie e tre sconfitte (arrivate nelle ultime quattro gare incrociate con i giallorossi), mentre ha diretto la Lazio diciassette volte, anche qui con un bilancio favorevole, fatto di otto vittorie e sei sconfitte. La metà delle quattro vittorie biancocelesti sono arrivate lontano dallOlimpico. I giocatori laziali, quando lo incontrano nel derby, non sembrano avere un buon rapporto con larbitro ternano. Soprattutto Ledesma, espulso entrambe le volte da Tagliavento. Anche Radu, nellultimo derby, ha visto sventolarsi un cartellino rosso per un accenno di testata a Totti sulla bandierina del calcio dangolo.