CORSPORT (P. TORRI) - La paura è passata. Maarten Stekelenburg sta meglio. Ieri, in mattinata, è stato dimesso dallospedale Niguarda di Milano dove ha trascorso la notte dopo il tremendo calcione in testa rimediato da Lucio quando erano passati appena una quindicina di minuti della sfida tra Inter e Roma. Nella nottata trascorsa nellospedale milanese, subito dopo la conclusione della gara, il portierone orange ha ricevuto anche la visita del compagno di nazionale Weslej Sneijder che in campo era stato tra i primi a capire la gravità della situazione.
TEMPI - La paura è passata, ma le conseguenze ci sono anche se al momento non sono facilmente quantificabili in termini di tempi di recupero. Ieri Stekelenburg è atterrato a Roma intorno alle sedici, ha fatto un rapido passaggio a Trigoria per poi trasferirsi nella sua abitazione romana dove trascorrerà gran parte delle quarantotto ore di riposo che gli sono state prescritte. I risultati della Tac fatta a Milano, parlano di trauma cranico diretto e trauma cervicale indiretto. In questi giorni si sottoporrà a ulteriori accertamenti, poi martedì o mercoledì prossimi, farà una visita da un neurochirurgo per stabilire terapia e tempi di recupero. Tutti i compagni si sono stretti attorno allolandese, Josè Angel, che a causa di un turno di squalifica aveva seguito la partita davanti al televisore, ha voluto inviare attraverso Twitter il suo incoraggiamento al portiere: «Vamos Stekelenburg» . Non possiamo che associarci, anche se per rivedere in campo lolandese sarà necessario attendere dalle tre alle quattro settimane. Cè il rischio che possa tornare dopo la prossima sosta di campionato. Cioè il sedici ottobre quando allOlimpico ci sarà in programma il primo derby della stagione. Dove lestremo difensore potrebbe ripresentarsi con un caschetto alla Cech (...)
PROCURATORE - Il fallo di Lucio, anzi chiamiamolo pure fallaccio, ieri ha portato il brasiliano a spiegare la dinamica dellimpatto: «Ho rivisto le immagini, è avvenuto tutto in un momento. Stekelenburg è uscito velocemente, non lho visto perché stavo guardando la palla, pensavo di prendere il pallone. Nello spogliatoio durante lintervallo ho parlato con il dottore della Roma che mi ha rassicurato. Grazie a Dio, non ha nulla di grave. Nella mia carriera non ho mai voluto far male a un collega» . Magari ci stava bene anche la parola scusa. Che, peraltro, non sarebbe servita a tranquillizzare lolandese Elia, arrivato questanno alla Juventus, che ieri è stato durissimo nei confronti del brasiliano: «Odio Lucio, andava espulso» . Un po meno severo, anche se a caldo aveva pensato pure di querelare Lucio, è stato il procuratore dellolandese, Robert Jansen: «Ho parlato con il giocatore, sta bene. Ora non vogliamo pensare al gesto di Lucio e se il colpo è stato volontario o involontario. Adesso contano solo le condizioni di Maarten. Quando si riprenderà, discuteremo con la Roma di eventuali responsabilità di Lucio» .
DODICESIMO - Per Luis Enrique ora per qualche settimana ci sarà il problema di sostituire il titolare. Contro il Cagliari in panchina cera Curci, a San Siro Lobont. Come dire che non cè, al momento, un secondo ben definito. (...)