CORSPORT (P. TORRI) - Non erano ancora le otto di ieri mattina quando mister Tom DiBenedetto è sbucato dal varco delle uscite internazionali dellaeroporto di Fiumicino. Ad attenderlo, la stessa scorta di sempre e qualche tifoso che non si è lasciato sfuggire loccasione per dargli il bentornato. E la terza volta che arriva nella capitale. R
STADIO -Dopo anni di annunci, in certe occasioni pure piuttosto farlocchi, ora come mai sembra esserci un terreno fertile perché davvero si possa arrivare a dama per la costruzione degli stadi di proprietà. Come ha ribadito, anche ieri, il sindaco Alemanno:«Vogliamo partire bene con la nuova società e dare tutta la nostra disponibilità, soprattutto per la questione dello stadio che i tifosi chiedono sia costruito. Liniziativa deve essere della nuova società, ma ci auguriamo che la Roma rompa gli indugi e faccia una proposta». La proposta ci sarà. Sicuro. Anche perché gli americani ci stanno già lavorando. In particolare con Mark Pannes, tra i principali manager del «Raptor Fund» di proprietà di James Pallotta, uno dei tre soci di DiBendetto nel consorzio americano che ha acquistato il sessanta per cento della societàgiallorossa con quote paritarie. Mister Pannes da tempo sta lavorando sul progetto stadio, ovviamente dopo aver preso conoscenza della realtà romana. Ne ha esaminati parecchi, in Europa e negli Stati Uniti. Sono stati già contattati gli architetti della «Populos Dan Meis & Joshua A Boren», ex «Hok Sport», società che nel recente passato ha progettato il nuovo Wembley, lEmirates, il Millennium di Cardiff. Agli architetti sono state date anche indicazioni su come gli americani vorrebbero fosse il nuovo stadio della Roma. Indicando principalmente due modelli: lo stadio degli Houstons Texans e quello dei Dallas Cowboys, due delle principali squadre (in particolare la seconda che negliStatesè un po come la Juventus in Italia) di football americano. Su questi modelli si lavorerà per pensare, progettare e costruire lo stadio della società giallorossa. [...]
ZONA -Sono cinque le zone di Roma che possono essere indicate come possibili ubicazioni per il nuovo stadio. La prima è quella della Massimina. La stessa che era stata presa in considerazione dalla famiglia Sensi. La seconda è a Tor Vergata, cioè nella zona che dovrebbe diventare un polo sportivo della capitale. La terza è a Tor di Valle, praticamente nelle vicinanze dellippodromo per il trotto, il terreno è di proprietà della famiglia Parnasi. La quarta è in zona Centrale del Latte, praticamente sul Raccordo Anulare. La quinta e ultima è un terreno messo a disposizione dal Comune di Guidonia, subito dopo sempre il Gra. Detto questo, la domanda successiva è: chi lo costruirà? Non cè una risposta certa, ma se oggi dovessimo puntare un euro, diremmo il gruppo Lamaro dei fratelli Toti. [...]