
CORSPORT (A. MAGLIE) - La Roma si sblocca e affonda il Parma. Sulla stagione giallorossa e su Luis Enrique quel gol di Osvaldo al 5' della ripresa potrebbe avere effetti decisamente benefici. Per un quarto dora dopo quella rete si è intravista la Roma che promette il tecnico spagnolo: veloce nel possesso palla, capace di partire immediatamente in pressing sul portatore avversario una volta persa la sfera per impedire la giocata tranquilla e il contropiede
PAURA - Doveva essere per forza di cose una sfida carica di preoccupazioni fradue squadre che, a livelli differenti, stanno incontrando qualche difficoltà a decollare. Franco Colomba ha evidentemente sistemato il suo Parma in funzione della Roma, con lintenzione di sfruttare le lacune stagionali della squadra giallorossa. Non a caso il tecnico emiliano ha sistemato a metà campo, a destra, Biabiany e su quella fascia cè stato forse uno dei duelli più interessanti visto che sulla velocità Josè Angel non è da meno del collega del Parma. Rispetto alla deludente partita col Siena, la Roma è apparsa più attenta alla fase difensiva anche perché uno come Giovinco negli spazi molto ampi offre sempre il meglio di sé. Insomma i ragazzi di Luis Enrique hanno concesso qualche ripartenza in meno ciò non ha impedito nel primo tempo a Giovinco di concludere almeno un paio di volte pericolosamente, a Lucarelli di prodursi in una conclusione di testa spentasi di poco a lato, soprattutto ha obbligato Kjaer a un paio di interventi sulluomo disperati e avventati, il primo punito con il «giallo », il secondo con una ramanzina che ha indotto Luis Enrique a sostituire allinizio della ripresa il danese per evitare di concludere la partita in inferiorità numerica.
Gran possesso di palla della Roma anche ieri sera ma in taluni casi i giallorossi hanno forzato i tempi cercando più velocemente la profondità. Insomma, il copione a volte è stato violato come in occasione del tiro improvviso di Totti, deviato da Mirante sul palo. (...) Anche il pressing alto è partito più celermente. Certo quando riparte lazione fra i tre difensori e il resto della squadra si crea una frattura di una decina di metri e non è certo positivo.
SVOLTA -Qualcosa, però, nella Roma sembra essersi sbloccato. E lo si è capito quando al 5' della ripresa Borini ha lavorato bene un pallone sulla sinistra, lo ha ceduto a Rosi che ha trovato al centro dellarea la testa di Osvaldo, liberissimo di saltare e di depositare la sfera alle spalle di un lento e disattento Mirante. A quel punto i ragazzi di Luis Enrique hanno cominciato a giocare come «sistema comanda»: palla che girava a un tocco, attaccanti che davanti facevano movimento, esterni che partivano sulle fasce e soprattutto Totti che « spiegava » calcio con tocchi deliziosi ma anche dando fondo a tutta la generosità a sua disposizione pressando e rincorrendo gli avversari. Poi, nel finale, la Roma ha pensato solo a difendersi contro un Parma che ha premuto ma non con il necessario ordine e non con la necessaria «cattiveria». La prima vittoria giallorossa acuisce inevitabilmente le preoccupazione che nei giorni scorsi erano affiorate nella squadra emiliana: è evidente che per Colomba saranno giorni di grande riflessione.