PAESE SERA (L. SERAFINI) - A Trigoria qualcosa è cambiato. Questa mattina i giallorossi tornano in campo per preparare la sfida di giovedì sera allOlimpico contro il Siena. Il pareggio contro lInter, ma soprattutto latteggiamento con cui la Roma si è presentata a Milano, ha rinnovato lentusiasmo allinterno della squadra. I dubbi e lamarezza post 1-2 contro il Cagliari si sono sciolti, prima grazie alla cena indetta da Francesco Totti, poi con la buona prestazione di sabato sera a San Siro. Certo, quellultimo quarto dora finale no deve essere dimenticato, lInter poteva segnare e far sprofondare la Roma in una crisi più seria. Luis Enrique ci lavorerà, intanto però su Twitter ringrazia i tifosi dandogli appuntamento allOlimpico per la sfida con il Siena. Voglia di vincere e de ringraziare a tutti nostri tifosi. La squadra s'impegna molto. Vedremo prossimo giovedi. Saluti a tutti. DAJE ROMA!.
Verso giovedì Contro il Siena ci si attende un Olimpico di nuovo affollato, di nuovo gremito, voglioso di festeggiare finalmente i primi tre punti della stagione. In tribuna autorià ci sarà anche Thomas Richard DiBenedetto, atteso tra domani e dopodomani nella capitale e pronto a diventare presidente il 27 settembre, nel prossimo cda giallorosso, nomina che dopo quaranta giorni sarà ratificata dallassemblea dei soci. Confermati gli incontri istituzionali con il sindaco Alemanno e il presidente del Coni Petrucci. Tra i temi affrontati, potrebbe esserci anche quello del futuro stadio di proprietà della Roma. Chi sicuramente non ci sarà contro il Siena, è Marteeen Stekelenburg. Colpito duramente al volto da Lucio nella partita di sabato, è tornato a Roma ieri pomeriggio, dopo aver trascorso la notte sotto osservazione all'ospedale Niguarda di Milano. Il bollettino medico parla di una trauma cranico diretto e di un trauma cervicale indiretto, che costringerà il portiere a rimanere a riposo assoluto per altre 48 ore. Subito dopo dovrà sottoporsi ad una visita specialistica per stabilire con esattezza i tempi di recupero, che non sembrano però essere meno di 30 giorni. Latleta di Cristo ha lasciato Stekelenburg in un inferno di accertamenti.
Servono gol Due reti in quattro partite ufficiali. Un raccolto così misero non lo si vedeva a Roma dalle stagioni 71-72 (Herrera in panchina) e dal 95-96 (Mazzone alla guida). Le sole due reti segnate, sono arrivate da due calci di fermo, e non portano la firma degli attaccanti (i gol sono di Perrotta contro lo Slovan, e De Rossi contro il Cagliari). Il parco attaccanti è ricchissimo: Totti, Borriello, Bojan, Osvaldo, Borini, sono quelli arruolabili da subito. Manca Erik Lamela, che potrebbe essere la soluzione a questa siccità di gol. Il talento argentino, di cui si dovrà definire il ruolo (vice Totti?), potrebbe scendere in campo in una delle prossime tre gare: Siena, Parma, Atalanta. Ad oggi però, luomo che pare più vicino a buttarla dentro è Fabio Borini, vera sorpresa (insieme a Josè Angel) di questo inizio stagione.