CORSPORT (P. TORRI) - Eppure qualcuno vestito di giallorosso ha vinto. Più di qualcuno. Per lesattezza 24.487 paganti, 17.500 ( circa) abbonati, a cui vanno aggiunti non quantificati ingressi omaggio, parlamentari (ma perché d
APPLAUSI -La nuova Roma, nelle settimane passate, in particolare dopo la clamorosa eliminazione dallEuropa League, aveva insistito molto su una parola,pazienza,per cercare di far capire a tutti come la rivoluzione che la proprietà americana sta tentando di fare, abbia bisogno del tempo necessario perpoter arrivare a piantare la bandierina della vittoria.Roma non è stata costruita in un giorno,aveva detto con chiarezza Tom DiBenedetto e, dopo il futuro presidente giallorosso, tutta la dirigenza aveva ribadito, come ce ne era la possibilità, il concetto. Pare che il messaggio sia stato metabolizzato in maniera per certi versi addirittura sorprendente, visto quello che abbiamo visto e sentito ieri in un Olimpico che trasmetteva brividi di piacere. Dagli oltre quarantacinquemila presenti, sono arrivati solo sostegno e applausi, un po di meno solo nei confronti di Luis Enrique che alla presentazione delle squadre aveva ricevuto meno applausi da parte dei tifosi e pure qualche fischio. Per il resto è stato un pubblico fantastico, anche se avremmo volentieri fatto a meno di sentire qualche ( pochi per la verità) ululato razzista, proveniente dalla curva Nord, quando in campo è entrato Ibarbo. [...]
FINALE -Un pubblico che è stato al fianco della squadra in maniera commovente sino a dopo il fischio finale. In altri tempi, difficilmente avremmo visto quello che è invece successo ieri allOlimpico dopo che larbitro Gava, un secondo dopo linutile rete di De Rossi, aveva ufficializzato la prima sconfitta in campionato per la Roma del nuovo corso. Applausi, sì, applausi, per tutti. Con i giallorossi che, dopo averlo fatto al termine della gara contro lo Slovan Bratislava, si sono diretti verso la Curva Sud per ringraziare. La sera contro gli slovacchi erano piovuti fischi e pernacchie, ieri soltanto applausi, ununanimità che non ci aspettavamo, soprattutto a caldo, dopo una partita che aveva ribadito le difficoltà di mettere insieme questa nuova Roma. Eppure quei tifosi sono rimasti lì per applaudire e dire alla squadra che sono con loro, capaci di avere quella pazienza che non sembrava potesse abitare in questa città, pur nella delusione di una sconfitta che costringerà, minimo, a unaltra settimana ditristezza. Bravi i tifosi, così come, comunque, ci piace dire bravi ai giocatori che non si sono sottratti al giudizio del pubblico, una scena, quella di andare a ringraziare i tifosi, che ci auguriamo di rivedere sempre. Del resto il pubblico aveva spinto la squadra sin dai minuti di riscaldamento, allietati anche dalle immagini della Roma Primavera di Alberto De Rossi vincitrice dellultimo scudetto, caratterizzati, ancora una volta, poco prima del fischio dinizio, dal raggruppamento, tutti in cerchio, titolari, riserve, staff tecnico, davanti alla panchina, per darsi e dare la carica. [...]