PAESE SERA (L. SERAFINI) - Ultimo arrivato in casa giallorossa, ultimo ad essere presentato ai cronisti. Miralem Pjanic, seduto affianco allamministratore delegato Claudio Fenucci, ha definito la sua nuova esperienza con la maglia giallorossa come unulteriore sfida nella mia carriera, un salto di qualità.
Subito titolare? Ieri il bosniaco, classe 1990, è stato subito provato nel centrocampo titolare insieme a De Rossi e Gago. Ho fatto una buona preparazione con il Lione e fisicamente sono pronto. Per quanto riguarda il ruolo questo spetta allallenatore: non voglio entrare nelle sue scelte, ma il sistema a tre centrocampisti sarebbe lo stesso in cui ho giocato nel Lione. Non è importante giocare a destra o a sinistra, importa che io possa giocare molti palloni, fornire degli assist e segnare dei gol. Domenica potrebbe esordire davanti ai suoi nuovi tifosi, ma lasciare il Lione non è stata una decisione facile. La scelta si è fatta un po tardi. Quello che mi ha convinto è stato il fatto che la Roma mi voleva più di qualsiasi altro giocatore, me lo hanno fatto sentire società e staff. Per me la Roma è unulteriore sfida nella mia carriera, può rappresentare un salto di qualità. Non si può rifiutare un grande club come la Roma e sono stato molto contento quando mi hanno chiamato. Il campionato italiano può farmi migliorare e sono molto soddisfatto ed orgoglioso della mia scelta. Soprannominato il piccolo Zidane, con il peso del fallimento di Menez da riscattare, Pjanic è sicuro del suo valore. E sempre speciale quando si parla di Zidane: lui è il mio idolo, un giocatore straordinario. Ora è un po presto per parlarne: io ho il mio stile in campo, ho acquisito una certa esperienza giocando 4 anni nella Serie A francese e una trentina di partite in Champions. Menez? Sinceramente non so perché non si è riuscito ad imporre qui. Forse riuscirà ad imporsi in un grande club come il Paris Saint Germain.
Luis e Francesco Pjanic è arrivato alla Roma nella settimana dei grandi dibattiti intorno al caso Enrique-Totti. Per sua fortuna poi è volato via con la Nazionale per le qualificazioni ad Euro 2012. Non si è sbilanciato sulla vicenda, ma la sua opinione del capitano giallorosso è molto chiara. Sono molto felice di essere qui. Totti credo sia straordinario, ha vinto i Mondiali. Altri due giocatori nella Roma hanno vinto il Mondiale, non è da tutti. Rispetto tantissimo Totti, lo stimo tantissimo e credo imparerò molte cose accanto a lui. Per quanto riguarda il tecnico asturiano, le dichiarazioni di Pjanic si accodano a quelle di tutti gli altri giocatori giallorossi, grande stima e grande sorpresa per i nuovi metodi di allenamento. Ho avuto unottima impressione in questi primi giorni. E molto vicino ai giocatori, gli piace scherzare, ma sa anche cosa vuole fare e come vuole fare giocare la propria squadra. Forse ci vorrà un po di tempo per sistemare tutto, ma non molto: fa di tutto per metterci a nostro agio, nelle migliori condizioni possibili, e poi spetterà a noi giocatori dimostrare sul campo. Non bisogna mettergli troppa tensione addosso, farà sicuramente molto bene e ha tutte le carte in regola per farlo. Però anche noi dovremo dimostrare sul campo.




