
IL ROMANISTA (R. CANOCCI) - Felice di essere qui. Lo dicono tutti, è vero. Ma lo dice anche Miralem Pjanic, nuovo acquisto della Roma, al portale francese rmcsports.fr. «Certamente - risponde - sono contento di aver firmato per un
Dallaltro lato, sono un po triste per aver lasciato i miei amici a Lione, le mie abitudini, i tifosi, i compagni e il nuovo allenatore. E stato duro, ma in ogni caso sono molto contento di essere arrivato alla Roma».
Un passo indietro, però. Da studio gli si chiede come mai ha deciso, proprio allultimo, di lasciare lOlympique Lione. «Allinizio della stagione avevo chiaramente detto di non voler partire - specifica - Volevo restare al Lione, mi trovavo bene con il nuovo tecnico. Cè stato un contatto sabato sera, dopo la partita contro il Montpellier, con la Roma. Al momento non ne sapevo nulla, dopo ho visto che la trattativa stava andando avanti, ma nessuno mi ha informato. Le cose si sono concluse martedi sera, e ho dovuto prendere una decisione, dato che il Lione ha deciso di negoziare, ho deciso di farlo anchio con la Roma».
Cè spazio anche per raccontare alcuni dettagli della trattativa e come si sia convinto a vestire la maglia giallorossa: «Il club e lallenatore mi hanno voluto fortemente. Hanno fatto davvero grandi sforzi e gliene sono grato. Fa piacere sentire la fiducia. Ho passato molti anni in Francia, di sicuro mimancherà ma ho 21 anni e mi aspettano ancora grandi sfide, umane e sportive. La Roma è una grande squadra, un club ambizioso». Certo, hanno pesato anche le questioni finanziarie del Lione e il ragazzo non lo nega: «Sapevamo che cerano problemi. Jérémy Toulalan è partito allinizio della stagione, quando nessuno se lo aspettava. Se hanno accettato di negoziare è perchè è stato meglio così per loro. Naturalmente sono rimasto un po deluso perchè non volevo lasciare il club, ma ora sono contento. Non posso dare colpe a nessuno, evidentemente avevano bisogno di soldi. Io sono solo un giocatore, ci sono aspetti che non posso gestire. Adesso vado in una grande squadra e in una bella città».
Ultimo sguardo al passato, prima di guardare al futuro. Si aspettava più spazio al Lione? «Naturalmente sono un po deluso. La mia seconda stagione è stata complicata, sono stato scartato dalla prima squadra. Non è mai facile rimanere in panchina. Ora avevo disputato un buon inizio di stagione con il nuovo allenatore, avevo fatto una buona preparazione, cerano tutti i presupposti. Ma adesso non ho rimpianti, il meglio deve ancora arrivare». Ne siamo certi.