IL ROMANISTA (D. GALLI) - «La Roma è una società intelligente. Partiremo presto con tante iniziative». Se lobiettivo era quello di stupire con gli effetti speciali, missione compiuta. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è rimasto incantato da DiBenedetto. «Limpressione è stata ottima», racconta Petrucci. «Lo staff del
LOlimpico resterà la casa della Roma almeno per i prossimi cinque anni. E poi... «E poi, quando sarà approvata la legge sugli stadi commenta Petrucci - è giusto che la Roma faccia il suo stadio. La Roma è intelligente e capisce che cè lopportunità di sfruttare una realtà che già cè. Faremo presto tante iniziative insieme».
Il pragmatismo di DiBenedetto, che ha iniziato a coinvolgere le istituzioni sul nuovo stadio della Roma, piace molto anche al sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro. «Lappello rivolto alle forze politiche dal neo presidente della Roma, DiBenedetto, non deve cadere nel vuoto avverte Giro - dobbiamo insieme sostenere limpegno del Sindaco di Roma, Alemanno, a favorire un clima positivo per la costruzione di un nuovo stadio della società». Il Ministero per i Beni Culturali farà la sua parte: «Per quanto riguarda il ruolo del Ministero, abbiamo dato il nostro contributo alla stesura della legge sugli stadi che consentirà la realizzazione di nuovi impianti e lammodernamento di quelli esistenti, nel rispetto della tutela del paesaggio ma senza doverci però impiegare 9 anni come nel caso, seppure virtuoso, della Juventus».
Sulla legge degli stadi, poi, Giro risponde così a Petrucci: «Laccordo cè ed è bipartisan. Hanno collaborato tutte le forze politiche nella comune consapevolezza che lItalia ha una grande tradizione nel calcio che va preservata a livello internazionale con una impiantistica di vertice degna di questa nostra eccellenza. Ora occorre tornare nelle commissioni parlamentari di merito e votare il provvedimento».