Mangia al Barbera, De Rossi a Trigoria

09/09/2011 alle 12:15.

IL ROMANISTA (V. META) - Quello che ha vinto domani riprenderà il suo posto sulla panchina di Trigoria, pronto a guidare la sua Primavera numero nove al debutto in campionato con la Juve Stabia. Quello che ha perso domenica sera darà indicazioni a Miccoli e compagni dalla panchina del Barbera nella sfida da brividi contro l’Inter

colpo di scena firmato Zamparini dall’altra.

All’indomani della finale di Pistoia, mentre ancora negli occhi di tutti scorrevano le immagini della tripletta di Montini, il trentasettenne Devis Mangia salutò un Varese che aveva portato a un passo dal sogno per passare alla Primavera del Palermo. Dell’accordo si sapeva già da prima delle final-eight, meno prevedibile era che il tecnico si presentasse sulla panchina rosanero da vice campione d’Italia. Il suo Varese dei miracoli, dopo aver dominato il suo girone nella regular season arrivando davanti ad Atalanta, Milan e Inter e aver centrato la semifinale al Viareggio, umilia la nei quarti rifilandole una cinquina, poi elimina la ai rigori in otto contro undici e vola in finale. C’è voluta la notte perfetta della Roma (e di Montini) per spuntarla sui biancorossi, in partita fino ai supplementari nonostante tre squalificati. L’eroe per caso Devis Mangia si è congedato fra gli applausi, inclusi quelli del suo avversario Alberto , che per tutta la stagione aveva ripetuto di tenere d’occhio il Varese: «Devo fare i complimenti al mio collega: ha fatto giocare benissimo la sua squadra e disputato un grandissimo campionato», le prime parole del tecnico a fine gara, quasi prima di parlare della vittoria dei suoi. A Palermo si è portato uno dei giocatori migliori, il centrocampista Andrea Barberis, è andato in ritiro pensando di doversi preparare a debuttare il 10 settembre in casa, ma al Cus di Palermo contro la Lazio.

Invece l’esonero preventivo di Stefano Pioli disposto da Zamparini e il no di Delio Rossi l’hanno proiettato in prima squadra, lui che in serie A non ci ha nemmeno mai giocato, visto che ha abbandonato la carriera da giocatore per studiare Giurisprudenza. Chi invece ricomincerà dalla Primavera - e felice di farlo - è Alberto , per la nona stagione consecutiva alla guida della Roma. Dopo lo scudetto lo hanno cercato in tanti per offrirgli panchine fra i professionisti, ma il tecnico ha opposto a tutti un cortese rifiuto. Allenare i grandi non gli è mai interessato, preferisce restare a lavorare con i suoi ragazzi, portarli a un passo dalla prima squadra. E poi una vita senza la Roma non saprebbe proprio immaginarla. Figuriamoci ora che ha uno scudetto da difendere.