
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Una sbirciata su Twitter, ormai, è dobbligo. La nuova Roma, giovane e al passo con i tempi, diffonde i suoi messaggi sui social network. Un abitudine per i giocatori, un passatempo saltuario per Luis Enrique che ieri ha interrotto il silenzio «virtuale» usando un italiano quasi perfetto e si lancia anche nel dialetto. «Voglia di vincere - ha scritto sul suo profilo, al netto degli errori ortografici - e di ringraziare tutti i nostri tifosi. La squadra simpegna molto. Vedremo giovedì. Saluti a tutti. Daje Roma!».
Luis Enrique incassa i complimenti e continua a guardare in casa propria, dove cè un gruppo conquistato dalla sua filosofia. Raccontano di una bella atmosfera nellaereo che ha riportato la squadra a Fiumicino sabato notte: lallenatore ha scherzato con tutti e come premio ha concesso una domenica di riposo. Si ricomincia a sudare stamattina, con il Siena nel mirino, sempre nella stessa direzione. Possesso palla come dogma e tanti nuovi movimenti che piano piano stanno diventando automatici nella testa dei giocatori. Il 4-3-3, con gli attaccanti larghi, è uno schema riconoscibile solo quando il pallone ce lhanno gli avversari. In fase di possesso, invece, De Rossi è un difensore centrale aggiunto, i due intermedi di centrocampo si stringono, gli esterni, che non fanno i terzini, sono ancora più avanti e su quella linea arretra Totti mentre le due punte diventano attaccanti veri e propri. Per dirla con i numeri, un 3-2-3-2, che agli amanti della tattica sembra un evoluzione del modulo «WM» in voga negli anni 30. La fisionomia cè, ora manca lultima parte, quella fondamentale per vincere le partite: arrivare al tiro in porta con frequenza. La Roma in quattro gare ufficiali ha segnato appena due gol, nessuno su azione. Un paradosso per una squadra che bada soprattutto ad attaccare. È sui movimenti offensivi che si concentrerà Luis Enrique a partire da oggi. «I gol arriveranno, di questo ne sono sicuro» ha detto convinto sabato. Bisogna fare in fretta - unastinenza del genere allinizio della stagione si è verificata soltanto nelle annate 1971/72 e 1995/96 - ed è il caso anche di inquadrare meglio un gruppo di titolari: finora lallenatore ha utilizzato ben 26 giocatori. Troppi.