Il contrordine per i gufi

01/09/2011 alle 10:36.

IL ROMANISTA (C. FOTIA) - Il contrordine per i gufi, i loro corrieri, i loro megafoni dev’essere stato repentino. Parlare male della Roma, dopo che il mercato l’ha incoronata Regina, unicamente sulla base dei fatti, delle cifre nude e crude, ora diventa più difficile.

Questa semplice verità ha avuto la sua plastica evidenza in un mercato del quale la Roma è stata la protagonista assoluta, soprattutto grazie a e alle sue cento sigarette una sorta di incrocio tra Andrea Camilleri, un filosofo esistenzialista, un accanito giocatore di poker e uno straordinario conoscitore del calcio mondiale. Senza dimenticare la regia di Franco Baldini e l’idea di gioco di Luis Enrique. E, soprattutto, le risorse messe a disposizione dalla nuova proprietà della Roma. Ai Gufi con la maiuscola (ché ci sono pure quelli con la minuscola, gente senza spina dorsale usa a obbedir tacendo), ai vecchi tromboni in cerca d’ingaggio, aisoloniincipriati, ieri sera alle 19 sarà andato di traverso l’aperitivo quando hanno visto snocciolarsi avanti ai loro occhi le cifre del mercato romanista: 79 milioni di euro spesi (anche se alcuni pagamenti saranno differiti), 26 incassati, il che significa che i nuovi proprietari hanno stanziato 53 milioni per il mercato. Non vogliamo fare paragoni con il passato perché faremmo torto ai grandissimi professionisti che hanno dovuto operare con zero risorse (a proposito, voto altissimo alla signorilità di Daniele Pradè e Gian Paolo Montali), ma si è trattato di un mercato sontuoso.

Perché alle cifre hanno corrisposto acquisti di altissima qualità, legati a un progetto di futuro, giovani talenti che non sono affatto incognite ma meravigliose realtà. Ora ovviamente attendiamo il rinnovo, che arriverà, di per chiudere con i fuochi d’artificio. Poi, la prova spetterà, ovviamente, al campo. Intanto, giù il cappello!