
IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - Un finale col botto, quello della Roma. Che ha fatto sorridere anche i più scettici. Una squadra cambiata profondamente con tanti innesti nell11 titolare. Colpi assestati in ogni reparto.
Il confronto con le avversarie per le parti alte della classifica non può che cominciare dal Milan campione in carica. Che, proprio in quanto tale, sarà la squadra da battere. Ma i rossoneri, che lo scorso anno avevano calato due jolly (Ibrahimovic e Robinho) proprio allultimo minuto, stavolta non si sono ripetuti (larrivo del pur bravo Nocerino non regge il paragone). Il famoso mister X, diventato il tormentone dellestate, è rimasto tale. A meno che non sia rappresentato da Aquilani. I romanisti conoscono bene Alberto e le sue indiscutibili qualità tecniche. Così come i problemi fisici che ne hanno limitato la carriera. Insomma non pare essere un giocatore che cambia radicalmente il valore di una squadra che in quel ruolo ha perso Pirlo. Così come Taiwo. Un bellinnnesto è sicuramente quello di Mexes, che però partirà dietro a Nesta e Thiago Silva e non solo per colpa dellinfortunio.
E lInter? Sì, ha preso Alvarez e Forlan, più qualche altro rinforzo come Castagnos e Poli. Ma ha perso Samuel Etoo, non uno qualsiasi. E se è vero che il camerunense era stato luomo decisivo per arrivare in cima allEuropa e al mondo, allora i nerazzurri non possono non essersi indeboliti.