
CORSPORT (L. CASCIOLI) - C'è qualcosa di vecchio, anzi dantico, in questa nuova Roma e mi riferisco alla lentezza della manovra, alla scarsa velocità dei movimenti collettivi, al gioco privo di intensità. E questo, mescolato allimbarazzo dei giocatori di dover improvvisare
E piaciuto Pjanic, che ha i numeri per diventare protagonista della rinascita giallorossa; è piaciuto José Angel, nonostante siano tutte sue le dirette responsabilità della sconfitta; è piaciuto persino Borini, che nei pochissimi minuti in cui si è visto in campo è stato tra i più propositivi e concreti. Tra le delusioni spicca quella di Bojan, sul quale la nuova Roma si è giocata len plein. Il ragazzo non cè, non si è visto. Avesse fatto la metà delle cose che ci ha fatto vedere Cossu, in un ruolo molto simile al suo, ci sentiremmo meno inquieti. Domenica Bojan era una palla di piombo. E molto giovane, è vero. E molto inesperto ed è stato anche molto trascurato dai compagni (...)
Insomma, ci sembra molto dura. Ci vorrà più tempo del previsto, cominciando con il conferire maggior peso e mobilità al reparto offensivo, apparso totalmente inerme e tradito dalla lentezza del gioco. Non sappiamo cosa può valere Osvaldo, ma non lo sapremo mai se in una partita giocata in casa, resta a fluttuare come un corpo morto, sempre sballottato come un sughero da tre avversari. A questa Roma che si è proposta subito così poco italiana, con i suoi dirigenti americani, con il suo allenatore spagnolo, con i suoi tanti stranieri piovuti dal Sudamerica, dallOlanda, dalla Danimarca, dalla Bosnia, manca forse un po di concretezza italiana. Non che il calcio italiano rappresenti oggi un fulgido esempio, ma nella sua tradizione tattica e agonistica esistono valori che a questa nuova Roma fanno difetto. Tutto ciò che è giovane e nuovo appartiene ai miti della nostra società. Ma senza gettare alle ortiche i valori dellesperienza. Il pubblico infine vuole talmente bene a questa squadra che non è riuscito neppure a fischiarla. Sè comportato insomma come Luis Enrique, più sorpreso e deluso che arrabbiato. Ha lasciato fare. Forse però è meglio cominciare ad arrabbiarsi. A Roma si dice che Lassa fa se fece arubba la moje.