
GASPORT (M. FRONGIA) - Negli ultimi tre faccia a faccia con la Roma si è preso quattro punti. Un pari e una sconfitta col Cesena, vittoria col Cagliari. Massimo Ficcadenti la prende larga. Il tecnico che prima ha imbrigliato i giallorossi di Ranieri e poi battuto, dopo 43 anni, la squadra di Luis Enrique, taglia corto: «L'anno scorso verticalizzavano, avevano Vucinic e Menez avanti e Totti, col 4-4-2 e col 4-3-3, era sempre un manovratore centrale. Adesso, cercano il possesso e il fraseggio corto, hanno un giro palla intenso e i terzini alti. Una Roma diversa, difficile da valutare e da interpretare. Ma Luis Enrique merita pazienza. Si nota un progetto nuovo e interessante. Ma le innovazioni richiedono tempo. Noi domenica non abbiamo rubato nulla, siamo stati compatti e abbiamo sfruttato le occasioni. Loro ne hanno avuto diverse e hanno fatto la partita. Dico solo che Totti è stato smagliante e questo significa che segue l'allenatore e trova in lui stimoli importanti. Ripeto, Luis Enrique è umile, serio e preparato. Basta non mettergli fretta e dargli modo di capire il calcio italiano e di adattarsi alle varie situazioni di gara. In caso contrario, si fa un doppio errore, con il futuro della Roma e con quello del tecnico».