IL ROMANISTA (D. GIANNINI) - La Roma lo aspetta per la prima in campionato, il pensiero al contratto da rinnovare è lì presente. Ma intanto Daniele De Rossi va avanti. Sul suo cammino adesso cè la Slovenia, ovvero la prossima avversaria dellItalia verso lEuropeo. Un obiettivo che ormai è poco più che una formalità. Perché il succ
Ecco perché vincere contro la Slovenia sarà importantissimo. Prandelli potrebbe fare ricorso al turnover, anche solo in parte. Ma difficilmente si priverà di Daniele, che è fondamentale con qualsiasi modulo. Sia che si giochi di rimessa, sia che si cerchi subito la profondità. Fondamentale anche se si gioca alla Barcellona. Eppure su questo aspetto il ct ha voluto evitare paragoni ingombranti. «Certe partite possono aiutare a farti capire i tuoi limiti - ha detto Prandelli nella conferenza stampa di ieri a Coverciano riferendosi al successo stentato con le Far Oer -. Troppi paragoni con il Barcellona? Finalmente ve ne accorgete. Può darsi che parlandone troppo ci si monti la testa. Gli spagnoli lavorano in un certo modo da anni, noi siamo allinizio di un percorso e ci vediamo solo di rado. Cerchiamo la nostra, di strada. Ancora non siamo una squadra solida, è mancata la concretezza e la cattiveria. Siamo arrivati sei volte in area di rigore avversaria e ci siamo scambiati il pallone lì dentro. Quando sei lì devi tirare: noi non siamo il Barcellona, in area si tira e non si scambia il pallone. Quando hai la capacità di entrare in area con facilità devi far gol, così non è stato».
LItalia non è il Barcellona, dice Prandelli. Per il momento non lo è neanche la Roma, che pure ha in mente un suo modello. La si potrebbe definire la via italiana al "barcellonismo". Ma è innegabile che a Trigoria al gioco dei campioni dEuropa ci si ispiri. Il comune denominatore tra lItalia e la Roma? Semplice. Lui, Daniele De Rossi. Luomo che è mancato terribilmente nelle due partite degli spareggi di Europa League. Ma domenica sarà unaltra storia. Domenica Daniele tornerà in una partita ufficiale con la maglia giallorossa dopo 4 mesi e 10 giorni. Uneternità. Ma lattesa è finita, si ricomincia: con lui.