«È l’ora di vincere»

22/09/2011 alle 11:36.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Adesso voglio vincere. Per la squadra che ha bisogno di fiducia. Per i tifosi, verso i quali siamo in debito».LuisEnrique va sul semplice. Che per la Roma, ancora senza successi dopo4gare ufficiali, è tantissimo di questi tempi. Davanti al futuro presidente DiBenedetto e al suo pubblico, si a

Quasi unavvertimento agli avversari: «Sono convinto che questa sia la strada migliore per arrivare ai risultati.

Io, più di tutto, voglio quelli»
. Servono, però, i gol (la media è mezzo a gara). Il discorso sull’attacco è articolato (il Siena, tra l’altro, non ha ancora realizzato nemmeno una rete). Luis Enrique conferma di non essere spaventato dell’attuale rendimento delle punte, ancora tutte a digiuno: «Molto presto cominceranno.

Dobbiamo migliorare. I giocatoridevono conoscersi meglio, nell’ultima settimana di mercato sonovenuti quattro nuovi
».  Non èquestione disingoli,acominciare da Osvaldo, indicato da Lucho. «Non c’entra chi ha scelto il giocatore, se io o . Sono tutti della Roma, non hanno altre distinzioni, nazionalità o altro. Difendono gli stessi colori e indossano la stessa maglia:Osvaldo comePjanic e BoriniCi sono molte pressioni e responsabilità. Succede in tutti i grandi club. Gli attaccanti segneranno molto,ma grazie a tutta la squadra: i centrocampisti con gli assist e i difensori partecipando allamanovra».Indifficoltà i suoi due acquisti: comeOsvaldo (ieri ha è tornato in campo), anche Bojan fatica. «Lui permeècome Borriello, Osvaldo, e Okaka: sono contentissimo di tutte le opzioni che ho. E’ la situazioneperfetta,chiedo la concorrenza e sono innamorato delle mie punte: sono tutti bomber. Non so chi segnerà più, questo dovranno dimostrarlo loro».Insiste: «Noi non giochiamo con tre attaccanti,maconundicipuntee undici difensori.Èlanostra idea.

Attacchiamocol ,colcentrale, il regista, gli interni, le punte, i terzini e il trequartista: tutti insieme. Stesso discorso per difendere »
. Apre una parentesi su : «Francesco può giocare come trequartista, come punta o regista. Ha più libertà perché ha più qualità. Lì possono giocare anche , Lamela, quando

sarà pronto, Pizarro e Bojan». «Non era Stekelenburg l’unica certezza. Ci sono anch’io, almeno per un’altra settimana...» 

Luis Enrique scherza parlando della formazione.Davanti possibile prima da titolare perBorriello e rilancio di Bojan (ballottaggio con ). Dietro torna Josè Angel. è in rimonta su Curci: il romeno ieri mattina ha avuto un chiarimento con Tancredi su alcune dichiarazioni del  dei portieri sui due

vice Stekelenburg.
Scontato il turn over, soprattutto domenica sera a Parma: «Valuterò fisicamentei singolidopola gara conil Siena. Non siamo abituati a giocare tre partite in un arco di

tempo così ristretto: questo influirà sulle mie decisioni.AMilano alcuni erano molto stanchi, ma in questi giorni ho visto che hanno voglia e fame. Ora mi preoccupa il sistema di gioco di Sannino, come evitare le loro ripartenze e come aiutare la mia squadra ad avere maggiori occasioni da gol. Dedico moltissima

attenzione al mio rivale. Spiego come marcare gli avversari. Anche se sono Kun Aguero o  o Francesco, in teoria lo sappiamo, ma poi magari ti saltano. E’ successo aMilano con Zarate. Il calcio è un gioco di errori, che si fanno sia sul campo che in panchina ».

Per questo si affidai ai senatoriDe Rossi, Perrotta e Pizarro: «Daniele in quel ruolo sta diventando il timone della squadra. È il capocannoniere: potremo vederlo più avanti perché è grande negli inserimenti. Simone può giocare terzino, interno e trequartista: è grande per questo, non per niente ha vinto il mondiale e io no.David non l’homai messo sul mercato e ho sempre detto che si adatta perfettamente al mio calcio che vogliamo fare. Ha partecipato meno perché infortunato».