DiBenedetto punta sul web. Sorpresa Stekelenburg: è pronto

30/09/2011 alle 10:27.

LA REPUBBLICA (M. PINCI) - «Incominciare a vincere». Perché al di là di new media e merchandising, la Roma è prima di tutto una squadra di calcio. Lo sa anche Tom DiBenedetto. «Ma una cosa è avere l’idea — spiega in un’intervista a l’Espresso — un’altra avere le persone giuste per realizzarla». Quelle che è convinto di aver trovato nella capitale: «Luis Enrique, Franco Baldini e Walter Sabatini sono in grado di vincere», giura. Il successo, però, nasce fuori dal campo: «Roma è il centro dell’universo per 2 miliardi di persone. La mia sfida è trasformare i clienti della città in tifosi, sviluppare il marchio attraverso il web, investire sui social media e nel marketing di Internet».

Un passato che, conti alla mano, ha portato negli ultimi tre esercizi perdite per 54 milioni. Per questo, «La priorità dei club italiani — ricorda DiBenedetto — è aumentare le entrate». Primo passo, uno stadio di proprietà: «Speriamo il 2012 sia l’anno buono. Alemanno è al nostro fianco, valutiamo opzioni su diverse aree. Vari “developers” locali hanno espresso il loro interesse ad essere coinvolti». Alcuni, come Toti e Mezzaroma, incontrati di recente dal numero uno giallorosso. «Ma — chiarisce— servirà la collaborazione delle forze politiche». A partire dal premier Berlusconi: «Sfortunatamente è alle prese con altri argomenti. E qui mi fermo».

È pronto invece al rientro Stekelenburg in vista del match di domani con l’Atalanta: «Sono pronto» giura il , dopo il via libera dei medici. Restano i dubbi di Luis Enrique: dovesse giocare, potrebbe convocarlo l’Olanda. Dopo il precedente Lamela (che su si candida per esserci), nessuno vorrebbe rischiare.