
CORSPORT (A. POLVEROSI) - Cinque minuti davanti a taccuini e telecamere, ma Daniele De Rossi ha molto da dire e ancora di più da chiarire. Per difendere Totti, ma anche il progetto di Luis Enrique. Per dire ai tifosi che la squadra è forte e per spegnere le polemiche. Per rassicurare sulla sua volontà di restare a Roma. Ma quando un cronista televisivo gli dice: abbiamo la sensazione che quel contratto lo firmeresti anche in bianco, De Rossi quasi lo fulmina: «E una sensazione sbagliata».
VOGLIO GUADAGNARE DI PIU - Parla da capitano di oggi, più che di domani. Si parte dalla conferenza stampa di Walter Sabatini che ha parlato di una nuova tipologia di contratto preparato per il rinnovo di De Rossi. «Non ho seguito la conferenza. Comunque, lo gestiremo, lo discuteremo, io, il mio procuratore, lui (Sabatini, ndr) e chi dovrà occuparsene in società (...)». Dicono che Sabatini sia preoccupato per questo contratto. «Non mi pare, lho visto sereno, così come lo sono io, anche perchè la situazione è chiara: io voglio restare e loro vogliono tenermi».
TOTTI E LUIS ENRIQUE - Se Sabatini cercava una figura in grado di mediare fra il capitano e lallenatore, questa figura può essere proprio De Rossi. Gli riportano la frase del diesse su Totti che deve sopportare le decisioni di Luis Enrique e commenta: «Prima vorrei sentire tutta la conferenza, può essere controproducente soffermarsi solo su uno stralcio. Nella Roma abbiamo la fortuna di avere delle qualità importanti, una di queste è Totti: da quando sono nato, solo Baggio è stato al suo livello. Ma abbiamo anche un allenatore in gamba, leale e con idee innovative. Gli atteggiamenti di Totti sono gli stessi dei nostri compagni. (...) Non esiste un caso-Totti, nei suoi confronti il rispetto non manca, così come lui rispetta le decisioni del tecnico. Certo, se viene sostituito non è felice, questo è chiaro. Se poi si sono presi per i capelli questo non lo so...», sorride.
BASTA POLEMICHE - E una mozione dei sentimenti quella di De Rossi. «Quando sono partito per Coverciano ho lasciato una squadra serena, ma sembra la nostra città sia già in subbuglio. Si creano delle fazioni, chi sta con Totti, chi con Baldini, chi con lallenatore. Invece io vorrei vedere tutta Roma unita, 50.000 tifosi a spingere la loro squadra e a spegnere le polemiche (...) ».