Adesso la noia non abita più qui

12/09/2011 alle 12:28.

IL TEMPO (G. GIUBILO) - Una Roma bersagliata più da influssi nefasti che dai reali demeriti, che pure vanno lucidamente sottolineati, senza esasperare i toni. Che l’eversore sia ancora una volta Daniele Conti non meraviglia: lui ch

L’altra protagonista, l’Inter chiamata a far scendere il sipario sulla prima rappresentazione, è scesa a Palermo, dove Gasperini doveva spiegare al popolo l’enigma della panchina per Sneijder, che aveva conteso il Pallone d’Oro al trio delle meraviglie catalano. S’era sbagliato il tecnico: olandese in campo un attimo dopo che Milito aveva mortificato con tocco ravvicinato i siciliani, a lungo dominatori. Riposo e poi girandola, tra i gol di Miccoli e Hernandez, due rigori per l’Inter, Brighi vede soltanto il secondo, Milito raddoppia. Quando l’Inter riprende il sopravvento, la tramortisce un tremendo uno-due, capolavori balistici di Miccoli e Pinilla. Non basta il primo gol italiano di Forlan. Fantastica conclusione di una giornata che ha dispensato palpiti, gol e spettacolo, il campionato italiano annuncia che la noia non abita più qui. L’Udinese ammucchia lingotti d’oro, ma non delude mai, devastante il raid a Lecce: se Inler e Sanchez sono altrove, se Isla e Armero sono ai box, dal cilindro spunta il bimbo-prodiglio Torje, Di Natale ritrova subito il gol, segna anche il ritrovato Basta. Esordio felice per la , passo falso del di fronte all’Atalanta, primo punto per il Novara: a Verona, dove non sarà facile per nessuno.