
LA REPUBBLICA (M. CROSETTI) - Anche un bambino raccoglitore di figurine, e neppureì dei più svegli, capirebbe che se dallalbum stacchi Etoo e metti Cissè, se scolli Sanchez e incolli Lamela, se gratti via Pastore e ci ficchi Zahavi
Lontanissimo e ormai perduto il campionato più bello del mondo, iperbole e forse solo slogan pubblicitario: ammesso che lo sia mai stato, inglesi e spagnoli ci hanno superato da tempo, e pure tedeschi e francesi non scherzano. Per non parlare dei russi, o meglio delluniverso ex sovietico, capace di contendere a emiri e sceicchi il ruolo di miglior contribuente del calcio. Di fronte a certe offerte, i presidenti italiani possono soltanto ritirarsi pensando a Platini, e alla chimera del fair-play finanziario: in attesa del giorno in cui varrà davvero, se poi quel giorno lo vedremo, per ora è unottima scusa per risparmiare (...)
Se Torino e Milano sono città in attesa degli ultimi colpi, probabilmente non stellari ma normali, è Roma il luogo delle maggiori novità. E non solo perché i giallorossi sono diventati americani. A Roma hanno totalmente cambiato le coppie dattacco, ed è quello il ruolo di maggiore suggestione, langolo del campo in cui la gente posa gli occhi per sognare. (...) Bojan Krkic, che nel Barcellona faceva la riserva ma quando entrava erano scintille, guizzi di gioco vero. Forse è proprio lui lacquisto straniero più interessante; e cè attesa anche per largentino Lamela, suo compagno di reparto. Sulla via del ritorno largentino naturalizzato italiano Pablo Osvaldo, un disastro a Firenze e Bologna, risorto invece nellEspanyol tanto da diventare lanti-Messi dellaltra Barcellona. Ma linterrogativo maggiore, lì davanti, riguarda semmai sempre Totti: dovrebbero spiegare a Luis Enrique, prima che compri altri 57 giocatori, cosè successo a quelli che hanno provato a mettersi di traverso sulla strada del capitano, allenatori o compagni che fossero.