
IL TEMPO (A. AUSTINI) - Tanti nemici e un alleato. Le manovre della Roma sono piene dintralci: Villarreal, San Paolo, Wolfsburg, Inter e via cantando. Meno male che cè Nilmar: lattaccante brasiliano sta facendo di tutto per arrivare a Trigoria. È lui, con la sua insistenza, a tenere vivo un affare impantanato: la Roma pensa di aver fatto unofferta congrua
Intanto Sabatini non può starsene certo con le mani in mano. Il problema è che in ogni trattativa sta trovando un ostacolo. Le pretese di Zamparini per Hernandez - 25 milioni la prima «pazza» richiesta contro i 15 stanziati dalla Roma - e la concorrenza dellInter su Palacio e Casemiro. Anche il centrocampista si sta allontanando. Il San Paolo continua a chiedere 20 milioni di euro per liberarlo, infischiandosene delle varie clausole liberatorie, per questo il procuratore Fressato ha rinviato a sabato prossimo il viaggio in Italia, dove ha un appuntamento con lInter. Brutto segno. Per lo stesso Kjaer i tempi non sono ancora maturi: il Wolfsburg deve calare il prezzo fino a 7-8 milioni, altrimenti si può parlare di un prestito oneroso. Cè anche un mercato in uscita, fondamentale per le strategie. La doppia missione Barusso-Simplicio, da piazzare allestero per liberare i posti da extracomunitario, passa per costose «buonuscite» che Sabatini vorrebbe evitare. I soldi gli servono tutti per gli acquisti, almeno quattro, altrimenti chi lo sente Luis Enrique? Un altro extracomunitario che teoricamente può liberare il posto è Pizarro. «Rimarrà con noi - assicura il ds - e farà parte con orgoglio della Roma». Di necessità, virtù: per il cileno non ci sono offerte, ora tocca a lui convincere lallenatore di essere degno del suo centrocampo. E Borriello? «Sta bene alla Roma - giura il suo agente Cavalleri - ed è entusiasta dei metodi dallenamento. A tutti gli effetti è un titolare, lo è sempre stato un titolare. Altre offerte a parte il Psg? Che io sappia no. Di sicuro a Leonardo piace». E se Leo richiama, la Roma lo ascolta.